Una mostra antologica nella chiesa di S. Paolo a Modena che la Provincia dedica a sessant’anni di carriera artistica di Claudio Spattini. L’inaugurazione è prevista sabato 1 dicembre (ore 17) nella chiesa di S. Paolo a Modena (via Selmi) per proseguire fino al 13 gennaio 2002.

Sono esposte 42 opere dell’artista modenese, dagli esordi con le mostre alla Saletta del caffè Nazionale di Modena, alle opere più recenti e otto dipinti dei maestri che influenzarono l’artista tra cui Giorgio Morandi, Renzo Ghiozzi e Mario Venturelli.

"L’iniziativa - afferma Mario Lugli, assessore provinciale alla Cultura - vuole rendere omaggio ad uno tra i più importanti artisti modenesi del secondo dopoguerra, ma anche ricostruire un lungo tratto dell’arte modenese ed emiliana del novecento".

Nato a Modena nel 1922, Spattini, che attualmente vive a Parma, è stato uno dei protagonisti della scena artistica modenese, soprattutto a partire dagli anni ’50, quando con Venturelli e Trevisi costituì un sodalizio artistico tra i più significativi della scena culturale della città (vedi comunicato n. 1305).

Nella sezione dedicata alle opere degli amici e maestri con i quali Spattini ha collaborato sono esposti dipinti, oltre che di Venturelli, di Renzo Ghiozzi, suo maestro durante gli studi all’istituto "Venturi", Giorgio Morandi, di cui fu allievo all’Accademia di Bologna, e Carlo Mattioli.

"Nel percorso artistico di Spattini - spiega Graziella Martinelli Braglia, curatrice della mostra - furono determinanti gli incontri prima con Ghiozzi, che lo introdusse alle accensioni cromatiche di Scipione e Mafai, alle liriche eleganze di Modigliani, al rigore formale di Sironi e alle sperimentazioni di Picasso e di Braque, poi con Giorgio Morandi. Addirittura geniale in Spattini, inoltre, è il tema della natura morta, con i celebri olii sabbiati eseguiti negli anni ’60".

Suggestivi appaiono tuttora gli splendidi paesaggi eseguiti negli anni ’50 dei quali la mostra presenta una significativa selezione.

Il catalogo è in vendita in mostra al prezzo di 22 mila lire.

Orari: giorni feriali dalle 16,30 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 19. Chiuso il lunedì. L’ingresso è gratuito.