Comunicato stampa N° 1125 del 11/10/2001
Il ritrovamento della tartaruga a Campogalliano è solo l’ultimo di una serie di episodi che confermano la presenza nel territorio modenese di tartarughe esotiche, in particolare quelle americane - assolutamente innocue per l’uomo a differenza della cugina "azzannatrice" – ma altrettanto nocive per l’ecosistema locale.
Queste specie, infatti, stanno mettendo in serio pericolo la sopravvivenza delle testuggini locali (la testuggine d’acqua dolce europea, la Emys orbicularis) che rischiano di scomparire sopraffatte dalle colleghe d’oltreoceano, poiché più forti e capaci di conquistare territori e cibo migliori.
Le simpatiche tartarughine che si vincono al luna park o si acquistano nei negozi specializzati, infatti, con difficoltà superano l’anno di vita (mortalità del 95 per cento) ma quando questo avviene iniziano a crescere e diventano ingombranti e difficili da accudire tanto da essere abbandonate nei pressi di stagni e corsi d’acqua dove diventano rapidamente padrone del territorio isolando la specie autoctona.
Gli Usa esportano per scopi amatoriali ogni anno 8-9 milioni di tartarughine appena nate nelle "reptile farm", centri per la riproduzzione dei rettili: di queste 4 milioni arrivano in Europa, un milione in Italia, dalle 30 alle 50 mila sotto la Ghirlandina.
Dal 1998 l’Ue vieta l’importazione della specie nota come tartaruga americana o dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elengans) ma la richiesta è tale che sul mercato sono comparse subito le specie sostitutive, prima fra tutte la affine tartaruga dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta).
Data comunicato | 11/10/2001 |
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Numero | 1125 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | giovedì 11 ottobre 2001 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |