Salvaguardare la risorsa acqua puntando sul miglioramento dell’efficienza di acquedotti, depuratori e sistema fognario modenesi. Con questo obiettivo la Provincia investirà risorse pari a circa 16 miliardi di lire in tre anni. I fondi arrivano dalla Regione nell’ambito di un piano triennale dedicato allo sviluppo sostenibile che prevede risorse per circa 311 miliardi su tutto il territorio regionale.

"Il decreto Ronchi impone dal prossimo anno più severi standard di qualità per gli impianti di depurazione e gli scarichi fognari dei centri abitati maggiori – spiega Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – per questo abbiamo deciso di impiegare i fondi regionali per realizzare progetti in grado adeguare i nostri impianti, migliorando così la qualità delle acque soprattutto quelle sotterranee particolarmente preziose".

Le scelte della Provincia sono state illustrate ai Sindaci modenesi durante l’assemblea delle Autonomie locali che si è svolta lunedì 1 ottobre in Provincia.

Nelle prossime settimane i Comuni potranno presentare eventuali nuove proposte anche se, come ha spiegato Giovanelli, "il livello di programmazione in questo settore è estremamente avanzato, ma lasciamo aperta una possibilità per eventuali proposte particolarmente innovative".

La Provincia ha comunque già deciso che una parte dei fondi (circa cinque miliardi) sarà utilizzata per ridurre l’impiego delle acque sotterranee per usi industriali finanziando la costruzione di un bacino di raccolta di acque superficiali a S.Cesario e incrementando le connessioni delle imprese con l’acquedotto industriale tra Modena e Sassuolo.

Tra le priorità della Provincia sono previste anche l’installazione in sei scuole di pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità, interventi a tutela della biodiversità, i corridoi ecologici integrati con i percorsi natura e una vetrina dei prodotti ecosostenibili delle imprese anche modenesi da realizzare con il circuito delle città europee sostenibili.