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Comunicato stampa N° 608 del 02/06/2001

rapporto sulla rete dei servizi per gli anziani \ 1
aumenta l’offerta, la meta' non sono autosufficienti

Sono quasi cinquemila, la metà dei quali non autosufficienti, gli anziani modenesi che utilizzano la rete provinciale dei servizi: 2279 sono gli ospiti delle 47 case protette, 1489 sono seguiti dall’assistenza domiciliare, 105 sono in carico alle cinque Rsa (residenze sanitarie assistenziali), 546 si trovano nelle venti case di riposo e 131 nelle 16 comunità alloggio, 233 frequentano i venti centri diurni assistenziali. Ad essi si aggiungono quasi mille anziani che beneficiano dell’assegno di cura. Sono i dati del nuovo rapporto sulla )Rete dei servizi per gli anziani nella provincia di Modena) aggiornati al 1 gennaio 2000.

)L’offerta di servizi continua a crescere, soprattutto per quello che riguarda Rsa e centri diurni, così come aumenta l’offerta di posti convenzionati con l’Azienda Usl – commenta Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali e alle famiglie – ed aumentano gli utenti dei servizi, ma nello stesso tempo cresce anche la popolazione anziana: la copertura del fabbisogno si avvicina maggiormente agli standard regionali, ma è ancora insufficiente. Sono aumentati notevolmente, comunque, gli assegni di cura che in un anno sono passati da 674 a 988).

La ripresa della natalità, infatti, ha solo rallentato il progressivo invecchiamento della popolazione modenese dove una persona ogni cinque ha più di 65 anni (20,3 per cento, sono quasi 130 mila) e gli over 75 sono più di 60 mila (9,5 per cento): migliora l’indice di vecchiaia (il rapporto tra gli anziani e residenti sotto i 14 anni) che è passato dal 165,9 del ’97 al 162,1, ma continua a crescere l’indice di dipendenza degli anziani che misura il rapporto tra gli over 65 e la popolazione che ha un’età compresa tra i 15 e i 64 anni: nel 2000 ha superato il 30,2, solo dieci anni fa questo indicatore era al 25,9.

Ben il 49 per cento dei 4.783 anziani che utilizzano i servizi di assistenza è in condizione di non autosufficienza certificata dall’Ausl. Nel ’99 la quota era del 45 per cento, nel ’92 del 36 per cento. La maggior parte dei non autosufficienti è rappresentata dagli assistiti che hanno superato i 75 anni.

Il personale impegnato nel settore è aumentato fino ad arrivare a quasi 53 mila ore settimanali di servizio (nel ’99 erano 48 mila). Sono cresciuti, in particolare, gli addetti all’assistenza di base non qualificati e quelli non dipendenti degli enti gestori.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
2/6/2001
Numero
608
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: sabato 2 giugno 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005