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Comunicato stampa N° 350 del 30/03/2001

marano, il parco faunistico di festà - 1
domenica 1 aprile riapre al pubblico per le escursioni

 

Riapre al pubblico, dopo una breve pausa invernale, il Parco faunistico di Festà, in Comune di Marano, che si pone l’obiettivo di raddoppiare gli oltre cinque mila visitatori registrati nella stagione 2000. Da domenica 1 aprile, fino ad ottobre, diverse specie di animali selvatici dell’Appennino, tra cui alcune coppie di mufloni con prole, potranno essere visti da vicino.

Il Parco faunistico, che compie tre anni di vita, si presenta alla riapertura per il 2001 con il Centro visita e l’ingresso nell’antico borgo di Festà, consentendo così la visita al centro faunistico da un punto panoramico.

Il borgo di Festà - a poco più di mezzora sia da Modena sia da Bologna - si trova, superato Marano sul Panaro, in cima ad una collina a quattro chilometri dal bivio della fondovalle Panaro in direzione Coscogno Pavullo.

Nel borgo di Festà c’è il punto informazione e ingresso al Parco in cui è collocata anche la biglietteria: in quest’area vengono fornite tutte le indicazioni necessarie, organizza per comitive visite e escursioni guidate e distribuisce materiale tecnico e divulgativo dell’area. Il biglietto d’ingresso è di lire 10 mila per gli adulti, la metà per i ragazzi e sotto i 6 anni è gratuito. Il prezzo per i gruppi di studenti è di 9 mila lire e comprende ingresso e accompagnatore. Il Parco è aperto tutti i giorni festivi (dalle 9 alle 19) mentre è accessibile per i gruppi tutti i giorni con prenotazione. Per informazioni rivolgersi a Coop Festà Natura (tel. 059/703.015 o scrivere all’indirizzo E-mail festa@fattoriedidattiche.it).

Oltre una ottanta di animali selvatici ospitati che si muovono in una area di oltre cento ettari sulle colline dell’Appennino modenese - possono essere osservati e studiati da chiunque desideri passare una giornata all’aria aperta e non teme salire scendere per sentieri oppure realizzare escursioni in una area naturalizzata di boschi e pascoli: infatti il sentiero principale che attraversa, da nord a sud, il Parco è di oltre tre chilometri passando dai 250 metri ai quasi 600 della vetta.

Il Parco oltre a rappresenta un’occasione unica per osservare cervi, daini, caprioli e mufloni consente anche per avvistare rapaci. Oltre a queste specie si possono trovare: la lepre, la volpe, il fagiano, la pernice rossa, la starna, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il picchio verde e la gazza. Si tratta una realtà dinamica, idonea alla divulgazione didattica per i giovani, allo studio della biologia di specie animali autoctone poiché nel Parco faunistico sono presenti esclusivamente animali selvatici presenti in Appennino.

Il paesaggio naturale è dominato da ampi spazi aperti, pascoli e pendii con boschi di Roverella e Orniello mentre da un punto di vista floreale è possibile trovare: il prugnolo, la ginestra, il ginepro, il biancospino, il rovo, il pero e ciliegio selvatico, la rosa canina nonché la peonia e l’orchidea selvatica.

Quello modenese è una delle poche strutture private del genere in Italia, simile a quella del Parco faunistico del Monte Amiata ad Arcidosso, nella provincia toscana di Grosseto. L’idea di creare un parco faunistico, a modello di quello toscano, parte dall’obiettivo di favorire nuove attività e utilizzi dei suoli che, facendo leva sulla notevole diversità naturalistica e biologica che caratterizza l’area, la faccia diventare un luogo di fruizione naturalistica-ricreativa. Il Parco è gestito da privati, una cooperativa dei proprietari e degli affittuari dei terreni interessati: si tratta della cooperativa agricola "Coop Festà Natura".

Il progetto è stato messo a punto con la collaborazione del Servizio faunistico della Provincia di Modena e dal Comune di Marano e si inserisce all’interno del Progetto collina, promosso dalla Provincia, per la rivitalizzazione dell’Appennino.

IL PARCO DI FESTÀ IN CIFRE

Superficie

oltre 100 ettari

Animali

oltre 80 capi

Aree per specie

4

Zone umide

3

Parcheggi

2

Punto informativo

2

Ingresso

10.000 lire (5.000 ridotti)

Distanza da

Modena e Bologna

30 Km, circa 40 minuti

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
30/3/2001
Numero
350
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 30 marzo 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005