Sviluppo delle capacità di pianificazione e organizzazione delle imprese, innovazione tecnologica e sostegno all’internazionalizzazione. Sono gli obiettivi del Piano provinciale per l’artigianato che definisce le linee d’azione e le priorità nell’assegnazione dei contributi per il 2001. Le cifre sono in corso di definizione ma sono valutabili in oltre quattro miliardi sulla base della legge regionale 20 del 1994.

Il Piano, approvato nelle scorse settimane dal Consiglio provinciale (comunicato n. 83) prevede diverse scadenze: i termini per presentare le domande di contributo sono fissati al 31 maggio per gli interventi su progetto e gli investimenti, al 30 giugno e al 31 dicembre per le operazioni di leasing e per i mutui garantiti dalle cooperative artigiane.

"Vogliamo favorire il consolidamento della crescita delle oltre 22 mila imprese artigiane modenesi (il 40 per cento del complesso delle imprese con oltre 60 mila addetti), un settore caratterizzato da un forte dinamismo con problemi sempre più simili a quelli delle aziende industriali" commenta Morena Diazzi, assessore agli Interventi economici sottolineando come per il 2001 siano definite priorità per le nuove imprese, per chi utilizza le nuove tecnologie e per chi "realizza interventi di qualificazione e di promozione in aree soggette a progetti di valorizzazione commerciale previsti dalla nuova normativa regionale e che si integrano con le altre iniziative promosse dalla Provincia in questo settore".

La valutazione è svolta da una commissione di esperti che, in particolare per i progetti di contenuto innovativo, è costituita in collaborazione con l’Università (facoltà di Ingegneria) e Democenter. Oltre a verificarne la fattibilità, i tecnici effettuano controlli sulla realizzazione dei progetti.

"La maggior parte delle domande proviene ancora dal comparto manifatturiero – aggiunge l’assessore Diazzi – ma sui servizi siamo ormai a un terzo delle richieste. Nell’ultimo anno, inoltre, sono state ben 34 le imprese dell’artigianato artistico che hanno trovato nel Piano uno strumento importante di qualificazione. Questo settore, così come quello dell’abbigliamento su misura, fanno parte anche delle priorità del 2001".