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Comunicato stampa N° 681 del 24/05/2005

animali avvelenati, osservatorio anche nel 2005

FIRMATA L’INTESA PER MONITORARE IL FENOMENO

 

E’ stato siglato nei giorni scorsi il protocollo per realizzare anche nel 2005 l’Osservatorio modenese sull’avvelenamento degli animali domestici. L’intesa porta la firma della Provincia che, attraverso l’assessorato alla Sanità, provvede al finanziamento, alla gestione e al funzionamento dell’Osservatorio. Tra gli altri firmatari, l’istituto Zooprofilattico, il servizio veterinario Usl, l’Ordine dei medici veterinari e il Comune di Modena. L’iniziativa ha lo scopo di approfondire e monitorare il grave fenomeno di avvelenamento degli animali.

"Negli ultimi mesi – sottolinea l’assessore provinciale alla Sanità Maurizio Guaitoli – abbiamo registrato un incremento preoccupante dei casi di avvelenamento di animali nella nostra provincia, con episodi estremamente gravi sia in montagna che in pianura. Questi comportamenti irresponsabili devono trovare da parte delle istituzioni pubbliche una risposta di contrasto ferma e decisa. Ricordiamo che il codice prevede sanzioni anche penali. Per quanto ci compete– afferma Guaitoli – con l’Osservatorio cerchiamo di approfondire la conoscenza del fenomeno e di mettere in atto le necessarie azioni di contrasto insieme a un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in difesa degli animali e del loro benessere".

Nell’ambito del lavoro svolto dall’Osservatorio provinciale nel corso del 2003, un’attività di importanza primaria è stata quella riguardante l’esecuzione di esami tossicologici sia su animali che su esche. Nel 2003 gli esami tossicologici eseguiti sono stati 32: 15 carcasse animali e 17 esche. Sono risultati positivi nove campioni (il 28,1 per cento): quattro per presenza di stricnina; quattro per fitofarmaci e uno per presenza di rodenticida. Il dato più preoccupante è che le esche con stricnina sono state rinvenute in aree pubbliche di Modena, Carpi e Sassuolo. Ciò vuol dire che l’avvelenamento di animali non investe solo le aree rurali o di montagna, ma è un fenomeno che si estende anche alle zone urbane frequentate spesso dai bambini comportando rischi per la stessa salute pubblica.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
24/5/2005
Numero
681
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 24 maggio 2005
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005