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Comunicato stampa N° 283 del 07/03/2005

nella zona di marano grave episodio di bracconaggio
ucciso a sasso nero uno splendido esemplare di cervo

Uno splendido esemplare di cervo è stato ucciso dai bracconieri in località Sasso nero nella zona di Ospitaletto di Marano. Il corpo è stato ritrovato ieri domenica 6 marzo da un agente della Polizia provinciale su segnalazione di un cittadino.

Subito avviate dalla Provincia le prime indagini per cercare eventuali testimoni utili a individuare il responsabile da segnalare all’autorità giudiziaria: il cervo nel modenese è un animale protetto, quindi si tratta di un caso evidente di bracconaggio.

"E’ il primo episodio di questa gravità – sottolinea Emanuela Turrini, comandante della Polizia provinciale – nel nostro territorio negli ultimi mesi che tra l’altro avviene a caccia chiusa. Il bracconaggio non solo danneggia la fauna protetta come in questo caso, ma è anche estremamente pericoloso perché i bracconieri, per non venire scoperti, escono a caccia anche di notte utilizzando carabine a lunga gittata che sparano fino a tre chilometri, quindi molto rischiose per l’incolumità dei cittadini".

Il cervo, del peso di oltre due quintali e mezzo, è stato ucciso da una sola fucilata alla schiena. Ma non è morto subito: ferito, è riuscito a sfuggire ai bracconieri, interessati probabilmente alla sua carne, per poi concludere la sua fuga lungo in un calanco. Il corpo è stato poi recuperato dagli agenti provinciali e consegnato ad una ditta specializzata per lo smaltimento.

Il cervo non è molto diffuso nel nostro Appennino. Vive in piccoli gruppi segnalati, finora, solamente nelle zone di Pavullo, Prignano, Lama Mocogno e, appunto, nella zona di Marano.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
7/3/2005
Numero
283
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 7 marzo 2005
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005