Comunicato stampa N° 519 del 13/9/2013
«Il problema principale resta il mancato rispetto delle distanze di sicurezza, causa spesso di lamentele che la Polizia provinciale riceve dai cittadini durante la stagione venatoria. Raccomandiamo ai cacciatori il rigoroso rispetto di queste regole a tutela della sicurezza dei residenti».
Lo sottolinea Emanuela Turrini, comandante della Polizia provinciale, nel ricordare che per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza (100 metri dalle abitazioni, 50 dalle strade e 150 quando si spara in direzione di una abitazione o strada) è prevista una sanzione amministrativa di 206 euro.
Sul corretto svolgimento dell'attività venatoria sono impegnati in tutto 23 agenti del Corpo di Polizia della Provincia a cui si aggiungono, soprattutto in montagna, quelli del Corpo Forestale dello Stato; collaborano anche alcuni nuclei di Gev, Gel, guardie volontarie delle associazioni ambientaliste e venatorie e le tre guardie venatorie degli Atc.
Gli agenti controllano anche il rispetto del regime di divieto di caccia nelle aree protette (circa 60 mila ettari), in quelle parti di campagna che i Comuni hanno dedicato allo sviluppo dei piani regolatori, in cui è vietato cacciare, e nelle aree rurali vicino ai centri abitati dove i sindaci hanno vietato la caccia.
Data comunicato | 13/9/2013 |
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Numero | 519 |
Ora | 15 |
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ufficio: |
·› Area Amministrativa ··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale ···› Ufficio Stampa |
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autore: | Ufficio stampa |
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data di creazione: | venerdì 13 settembre 2013 |
data di modifica: | venerdì 13 settembre 2013 |