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Il Teatro Comunale sorge nella parte centrale della città, in quel corso Canalgrande che, circondato
da una parte e dall'altra da edifici prevalentemente settecenteschi, può considerarsi a ragione una delle
più belle vie di Modena. Di sera, se è giornata di rappresentazioni, si accendono i fari che evidenziano
l'edificio tra gli altri, suggerendo l'idea che quello sarà tra breve uno dei punti in cui si concentrerà
l'attività culturale della città. Il teatro, che deve la sua progettazione all'architetto ducale Vandelli,
fu inaugurato nel 1841.La facciata è mossa alla base da un ampio portico e da una ringhiera sorretta da colonne
di marmo. La decorazione plastica esterna, dovuta a L.. Righi, è un omaggio all'attività artistica dei
modenesi; sul fastigio è rappresentato il Genio di Modena, che regge una fiaccola, appoggiandosi con l'altra
mano allo stemma della città. Il teatro, che ha una capienza di 1.200 posti, tiene cartellone per una stagione
che inizia ogni anno in ottobre per concludersi in maggio. Il teatro comunale si è specializzato nel teatro
lirico, nei concerti, nei balletti, per riservare lo spettacolo di prosa al Teatro Storchi. Questo è
il secondo teatro ottocentesco della città, costruito tra il 1885 e il 1888, su progetto dell'architetto
V. Maestri. Sorge a poche centinaia di metri dal Teatro Comunale, nella piazza che ha preso il nome di Largo
Garibaldi, prospiciente la fontana del Graziosi, che vi ha raffigurato simbolicamente la Secchia e il Panaro.
Il Teatro Storchi, dopo un radicale restauro, è un centro culturale di dignità e prestigio pari
a quelli del Teatro Comunale. Nel '91 è diventato sede dell'ERT (Emilia Romagna Teatro), entrando
così nel novero dei 14 teatri stabili d'Italia. La specializzazione dei due teatri pubblici consente
di offrire alla città una maggiore articolazione di spettacoli; inoltre gli appassionati della lirica
hanno così acquistato una loro specifica sede, in cui coltivare quel "bel canto" a cui hanno
dato prestigio due modenesi di fama internazionale, come il tenore Luciano Pavarotti e la soprano
Mirella Freni, ai quali va aggiunta Raina Kabaivanska, da anni residente a Modena.
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