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Comunicato stampa N° 45 del 24/1/2013

sì del consiglio al bilancio di previsione 2013

le risorse per ricostruzione delle scuole e viabilità

E' stato approvato con il voto favorevole di Pd, Idv e gruppo Misto il bilancio preventivo 2013 della Provincia di Modena (contrari Pdl e Lega nord, astenuta l'Udc), discusso nella seduta del Consiglio provinciale di mercoledì 23 gennaio.

La manovra, da 121 milioni di euro, è stata presentata dall'assessore al Bilancio Marcella Valentini la quale ha sottolineato come «a causa dell'ulteriore inasprimento del patto di stabilità e dei tagli della spending review, la Provincia è costretta a cancellare molte delle politiche dell'ente. Il principale fattore di contrazione del bilancio corrente è l'azzeramento del Fondo sperimentale di riequilibrio, unitamente al "federalismo al contrario", cioè la restituzione allo Stato di una quota parte dei propri tributi». Sul piano delle entrate restano sostanzialmente invariate le risorse provenienti dalla Regione per le politiche delegate alla Provincia (19,3 milioni di euro) e per i relativi costi dei servizi (4 milioni). Cala di 850 mila euro la spesa per il personale, ridotta ulteriormente del 15 per cento la spesa di sviluppo a disposizione degli assessorati mentre le spese di investimento rispetto al bilancio precedente calano del 60 per cento nella loro articolazione triennale.

Il piano degli investimenti prevede interventi per 28 milioni di euro nel 2013, che scendono a 16 nel 2014 e a poco più i dieci nel 2015. In particolare per il 2013 continuerà il lavoro per le manutenzioni straordinarie e la ricostruzione delle scuole iniziato quest'anno (oltre 8 milioni di euro) e per la viabilità e sicurezza stradale, con 9 milioni di euro. «Pur nelle difficoltà - ha rilevato il presidente della Provincia Emilio Sabbatini - il bilancio mantiene gli investimenti nei settori prioritari della scuola e della viabilità. Nonostante le Province si trovino ora in una sorta di "terra di nessuno", possiamo dire di aver redatto un bilancio con dei contenuti e di avere quindi continuato a fare il nostro dovere al meglio possibile».

Contestualmente al bilancio di previsione 2013 è stato approvato all'unanimità dal Consiglio un emendamento tecnico proposto dalla Giunta per accantonare i fondi necessari al pagamento delle indennità degli assessori, che erano formalmente decaduti nel momento in cui il bilancio è stato redatto a causa del decreto sul riordino delle Province poi non convertito in legge. Approvati anche l'ordine del giorno proposto da Sergio Pederzini (Idv), che chiedeva di destinare eventuali maggiori risorse alla promocommercializzazione turistica del territorio modenese (voto favorevole di Pd, Lega nord e Idv), e quello di Dante Mazzi (Pdl) per assegnare al sostegno dell'accesso al credito per le imprese ulteriori risparmi di spesa o entrate non previste (voto favorevole di Pdl, Pd, Lega nord, Udc e Idv).

Respinti invece l'emendamento, sempre proposto dal capogruppo del Pdl Dante Mazzi per destinare allo stesso fine i fondi assegnati al Museo Casa natale Enzo Ferrari, alle collaborazioni, e alle missioni degli assessori per un totale di 168 mila euro, e gli ordini del giorno, ancora di Mazzi, per trasferire proprietà immobiliari e partecipazioni societarie a Promovi Srl per finanziare la ricostruzione, e per creare un fondo per rimborsare l'Ipt a chi ha avuto l'auto danneggiata dal terremoto.

Aprendo il dibattito, Ennio Cottafavi (Pd) ha sottolineato che il «il bilancio è dominato da due elementi: la necessità di destinare la quasi totalità delle risorse alla ricostruzione e di dare risposte a chi è stato colpito dal sisma e la mancanza di chiarezza sul futuro delle Province. Ma nonostante questo dà comunque indicazioni politiche individuando come priorità istruzione e formazione e il sostegno alle imprese». Lorenzo Biagi (Lega nord) ha puntato l'attenzione sulla ricostruzione delle scuole superiori di Finale colpite dal sisma, illustrando una «vicenda molto grave e grottesca: la Provincia, in risposta a un'ordinanza regionale, ha inviato con grande tempestività, la scorsa estate, i progetti di ricostruzione ma a quanto pare la Regione non era pronta a riceverli e a oggi non ha ancora dato i pareri di congruità. Il rischio - ha concluso il consigliere - è che la ricostruzione slitti addirittura di un anno e che gli studenti siano costretti a rimanere nei container».

Sergio Pederzini (Idv) ha definito quello del 2013 «un bilancio anomalo e ridotto al lumicino dai provvedimenti di un Governo che non ha alcun rispetto degli enti locali e che ci permette a stento di svolgere il nostro compito». Il consigliere ha poi auspicato che «ci si impegni a reperire fondi da destinare alla promozione del territorio e al completamento delle opere iniziate». Dopo aver affermato che «è stato un errore del Governo lasciare le Province nell'incertezza, che però ha un padre ben noto che ha fatto cadere il governo», anche Fabio Vicenzi (Udc) ha osservato come il bilancio usi tutte le risorse per rispondere all'emergenza terremoto, «come è giusto e con buoni risultati e d'altra parte un bilancio così ridotto ai minimi termini non consente valutazioni diverse da quelle della giunta». Per Denis Zavatti (Lega nord), le «Province sono ormai morti viventi alle quali sono state tolte la capacità e la possibilità di investire per il futuro. A questo punto, anche se noi siamo sempre stati contrari, sarebbe stato meglio chiuderle».

Bene, per Dante Mazzi (Pdl), che il bilancio destini tutte le risorse alla ricostruzione: «Sono stati fatti passi notevoli sulle scuole e riconosco i meriti del personale della Provincia durante l'emergenza sisma. Ma - ha proseguito il consigliere - è difficile mandare giù il contributo di 90 mila euro per "accompagnare" la crescita del Mef e non sono state realizzate molte opere promesse per giustificare l'aumento delle imposte a carico dei privati. Forse non abbiamo saputo cogliere i cambiamenti che ci sono stati». «La ricostruzione è per noi una responsabilità enorme» ha affermato Luca Gozzoli (Pd) aggiungendo che «oggi è in gioco la ricchezza del territorio intesa come benessere e coesione sociale. Come amministratori dobbiamo tornare a essere protagonisti sui temi che preoccupano le famiglie».

I consiglieri del Pd Giorgio Siena e Cecile Kyenge hanno incentrato il loro intervento rispettivamente sulla situazione nella Bassa dopo il terremoto, in particolare per le scuole («per le quali si è cominciato a pianificare i tempi di rientro negli edifici») e sull'immigrazione «come risorsa», indicando gli indirizzi per l'azione della Provincia nel 2013. Serena Bergamini (Pd) si è invece concentrata sull'ambiente evidenziando come le competenze e le funzioni in capo alla Provincia «forniscano un servizio necessario ai Comuni che non dispongono delle professionalità adeguate, dal controllo delle cave alle autorizzazioni di Via, per la tutela dell'ambiente».

Scheda informativa

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Data comunicato
24/1/2013
Numero
45
Ora
12
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 24 gennaio 2013
data di modifica: giovedì 24 gennaio 2013