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Comunicato stampa N° 530 del 20/09/2013

termovalorizzatore \ 2 – dalle pm10 ai metalli

i dati principali nel report annuale dell’arpa

Ecco i  dati principali del report Arpa 2012 sui controlli ambientali nell'area del termovalorizzatore (il documento integrale all'indirizzo www.arpa.emr.it/modena).

PM10: gli andamenti riscontrati nei siti di indagine risultano coerenti con quelli rilevati nelle stazioni di monitoraggio dell'area urbana. Nel 2012, in tutti i punti di monitoraggio, le concentrazioni medie del particolato PM10 risultano in leggera diminuzione rispetto al 2011, così come i superamenti del limite giornaliero dei 50 μg/m3, coerentemente al trend registrato presso la maggior parte delle stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria della provincia. Ad Albareto e Tagliati i superamenti del valore limite giornaliero

sono rispettivamente 65 e 68, mentre nell'area urbana variano da 67 nella stazione di Parco Ferrari a 85 nelle stazioni di Giardini e Carpi.

PM 2,5 A partire dal giugno 2010 nella stazione di Tagliati è attivo il monitoraggio in continuo di PM2,5. Lo strumento ha avuto numerose e prolungate interruzioni nel funzionamento, in seguito alle quali i dati sono incompleti (85 per cento nel 2012, a fronte di un rendimento minimo del 90 per cento richiesto dalla normativa per la significatività dei dati). I dati disponibili per il 2012, a confronto con la stazione di fondo della rete fissa in cui è attivo il monitoraggio (parco Ferrari) evidenziano trend similari. 

Biossido di azoto NO2: le concentrazioni si presentano abbastanza uniformi in tutte le stazioni di monitoraggio analizzate (Albareto, Tagliati, Parco Ferrari e Carpi), con la sola eccezione della stazione da traffico di Giardini che è caratterizzata da valori più elevati. Le medie annuali di Albareto e Tagliati sono di 31 μg/m3, analoghe a quelle rilevate a Parco Ferrari e a Carpi pari a 32 μg/m3. Giardini, influenzata direttamente dal traffico veicolare, rimane a valori superiori (49 ug/m3) al limite normativo di 40 μg/m3.

Metalli nell'aria: I livelli confermano sostanzialmente i dati storici. I metalli

nichel, piombo, cadmio e arsenico, per i quali la normativa definisce valori limite/obiettivo, rispettano i limiti fissati in tutti i punti monitorati. Unica eccezione la concentrazione rilevata per il Nichel (0,23 μg/m3 anziché 0,20 μg/m3) nella stazione di San Giacomo. Alcuni superamenti di questo parametro si erano registrati anche negli anni passati in altri punti di monitoraggio, ma in nessun caso tali incrementi hanno portato a variazioni significative delle concentrazioni di Nichel nei suoli, che si sono sempre mantenute entro i limiti qualitativi previsti per suolo a destinazione residenziale e verde pubblico.

Metalli nel suolo: nel 2012 i monitoraggi sui terreni sono stati eseguiti solo da Arpa, come previsto dalla nuova autorizzazione. E' stata inoltre sospesa la determinazione dello stagno, metallo non previsto dalla normativa e quindi non inserito nel monitoraggio della nuova Aia. Per nessuno dei punti monitorati si sono presentati superamenti dei limiti previsti. Unica eccezioni il rame, per il quale si sono registrati nel tempo alcuni valori di poco superiori ai limiti, riferibili alle caratteristiche dei suoli locali. Da uno studio regionale - segnala il report Arpa - emerge che la provincia di Modena è caratterizzata dal 27 per cento dei campioni analizzati sull'intero territorio provinciale di pianura con valori di rame superiori al valore normato di 100 mg/Kg ss. Da

bibliografia, la maggiore presenza di rame nel territorio modenese risulta correlabile alle pratiche agronomiche.

IPA nell'aria: i dati rilevati da Arpa relativamente agli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) confermano concentrazioni ampiamente inferiori al valore obiettivo previsto dalla normativa per il benzo(a)pirene (tracciante di questa famiglia di composti in aria). Dall'esame delle emissioni a camino si evidenziano concentrazioni dello stesso ordine di grandezza di quelle riscontrate nei siti di indagine. Tenendo conto della diluizione a cui le concentrazioni a camino sono sottoposte dopo la loro immissione in atmosfera (si stimano normalmente diluizioni di 1 a 100.000), si può osservare come il contributo dell'inceneritore al dato ambientale di benzo(a)pirene sia trascurabile rispetto ad altre sorgenti quali il traffico veicolare.

IPA nei suoli: nel 2012, l'attività di monitoraggio dei terreni è stata svolta solo da Arpa. I livelli registrati non si scostano da quelli storici e mostrano valori leggermente in calo, generalmente inferiori al valore di riferimento dei singoli composti fissato dalla normativa. Le concentrazioni di Ipa totali nei suoli sono in tutti i punti ampiamente entro i 10 mg/Kg e nessun punto monitorato mostra nel tempo un trend di accumulo.

Diossine e PCBs in aria: Le diossine e i policlorobifenili (PCB) misurate nell'aria presso la stazione di Via Tagliati e Giardini evidenziano nel 2012 una concentrazione pari a circa la metà del valore di riferimento fissato dall'Istituto Superiore di Sanità in 40 fg/m3. Nel mese di maggio, presso la postazione di San Giacomo, si segnala un unico episodio simile a quelli già evidenziati negli anni precedenti, in cui il livello di concentrazione in aria di diossine rilevato da Hera è risultato più elevato rispetto alle serie storiche. 

Come ulteriore approfondimento di questo episodio critico, è stata effettuata una analisi basata sul fatto che sorgenti diverse (combustioni, processi chimici, ecc.) emettono diversi tipi di diossine, la cui distribuzione costituisce una specie di "impronta della sorgente". Con il termine generico di diossine si intende infatti una numerosa famiglia di composti (210 composti chimici aromatici policlorurati), anche indicati con il termine di congeneri, che differiscono tra loro per il numero e la posizione degli atomi di cloro sugli anelli aromatici oltre che per la loro tossicità. L'analisi di dettaglio dei diversi congeneri nei profili di contaminazione evidenzia che le emissioni dell'inceneritore nel mese di maggio non differiscono sostanzialmente dalle emissioni medie dell'anno 2012; ad un incremento del congenere 2,3,7,8 -TCDF rilevato da Hera in aria nella stazione di San Giacomo non corrisponde un equivalente incremento dello stesso congenere nell'emissione dell'inceneritore; inoltre questo congenere non si ritrova negli altri periodi di monitoraggio.


Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/9/2013
Numero
530
Ora
14
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 20 settembre 2013
data di modifica: venerdì 20 settembre 2013