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Comunicato stampa N° 209 del 22/4/2013

annata agraria – risultati negativi nel 2012

la flessione causata da terremoto e siccità

L'agricoltura modenese chiude il 2012 in negativo con una perdita del 4,7 per cento rispetto all'annata precedente. Dopo un paio di annate agrarie positive il 2012 si attesta su un valore di poco superiore ai 501 milioni di euro, contro gli oltre 525 milioni di euro del 2011, soprattutto a causa del terremoto del maggio scorso che ha provocato ingenti danni alle strutture mettendo in ginocchio l'economia di un'area da sempre ad alta produttività agricola e artigianale, e della siccità, arrivata nei mesi successivi, che ha superato per intensità e durata quella storica del 2003 danneggiando quantità e qualità di molte colture.

La flessione è dovuta soprattutto al settore zootecnico che vale 238 milioni di euro e chiude il 2012 con una perdita del 6,5 per cento, in particolare a causa del pessimo risultato del latte vaccino che, aumentato in quantità, arretra però notevolmente nel prezzo, calato di oltre 8 euro al quintale. Sono calate anche, ma in misura minore, le produzioni vegetali che presentano un arretramento del 2,9 per cento quasi integralmente imputabile ai cereali, mentre le principali coltivazioni arboree mantengono i risultati del 2011.

Nel dettaglio, sono buoni i risultati del settore delle carni, quelle suine in particolare, che mostrano per il secondo anno consecutivo un buon andamento dei prezzi, consentendo al settore, che viene da una crisi strutturale durata alcuni anni, di mantenere il terzo posto nei principali comparti dell'agricoltura modenese.

Il settore delle produzioni vegetali, che rappresenta il 52,3 per cento della Produzione lorda vendibile provinciale e vale 262 milioni di euro, chiude il 2012 con molte ombre e poche luci: da un lato una forte contrazione delle produzioni di frutta raccolta a causa della siccità che ha spesso anche ridotto le pezzature medie dei frutti, in particolare estivi e autunnali; dall'altro il raggiungimento di un buon livello qualitativo, in particolare sulle pere, e prezzi unitari tornati su livelli più remunerativi che però non riescono a migliorare i risultati in termini di reddito per i frutticoltori a causa dei bassi volumi di prodotto realizzati. Tra i fruttiferi le buone notizie son venute dai  buoni i risultati della produzione di ciliegie, incrementata in termini di rese unitarie del 15 per cento a parità di superfici, nonchè dai prezzi delle pere e delle mele, cresciuti rispettivamente del 30 e del 45 per cento, che hanno limitato la contrazione della Produzione Lorda vendibile derivante dal calo produttivo. Buona la performance anche per la vite, con un aumento del 12,3 per cento della produzione lorda vendibile che riesce ad assorbire la flessione produttiva determinata dalla siccità.

Le scarse precipitazioni hanno influito sulla produzione dei cereali, diminuita in valore del 9,2 per cento imputabile soprattutto al mais e al sorgo. Buono invece l'andamento dei cereali autunno vernini, quali i frumenti sia tenero che duro e l'orzo, dovuto in particolare all'aumento delle superfici coltivate e a rese stabili rispetto al 2011. In calo anche il valore delle coltivazioni industriali, a causa della scarsità delle superfici dedicate, e del comparto delle orticole che hanno risentito della siccità.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
22/4/2013
Numero
209
Ora
14
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 22 aprile 2013
data di modifica: lunedì 22 aprile 2013