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Comunicato stampa N° 1091 del 24/11/2011

consiglio,giornata contro la violenza sulle donne

“azioni concrete per non lasciare sole le vittime”

Nel 2011 nella provincia di Modena sono cresciuti i reati di violenza sessuale, aumentati del 16 per cento rispetto al 2010, le lesioni dolose, aumentate del 17 per cento (283 le denunce nell'intero 2010) e le ingiurie (8 per cento in più sul totale, sono state 364 lo scorso anno) che vedono come vittime le donne. È partita da questi dati, forniti dal prefetto di Modena Benedetto Basile, la celebrazione in Consiglio provinciale della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Dopo l'intervento dell'assessore provinciale alle Pari opportunità Marcella Valentini, che ha espresso grande preoccupazione per la crescita costante dei reati di violenza contro le donne e ribadito la volontà «di incrementare ulteriormente le azioni già poste in essere dal Tavolo contro la violenza coordinato dalla Prefettura», si è aperto il dibattito.

Grazia Baracchi (Pd), affermando l'utilità di affiancare ad azioni concrete di aiuto alle donne che subiscono violenza anche momenti di riflessione, ha sottolineato la necessità di «accompagnare le donne vittime a reinserirsi con dignità nella società». Claudia Severi (Pdl) è partita dall'omicidio della donna pakistana di Novi a opera del marito e del figlio (oggi sotto processo) per ricordare la condizione di sudditanza e segregazione in cui sono costrette molte donne musulmane. La consigliera ha poi annunciato che il 3 dicembre prossimo i Comuni del distretto di Sassuolo sottoscriveranno un protocollo per contrastare la violenza contro le donne che dà seguito al protocollo provinciale. Anche Denis Zavatti (Lega nord) ha ricordato l'omicidio di Novi auspicando una condanna all'ergastolo «che sia di monito agli altri» e affermando che «l'immigrazione sta cambiando la società». Il consigliere ha proseguito proponendo l'introduzione di un "taxi rosa" notturno per proteggere le donne che rientrano a casa sole.

Patrizia Cuzzani (gruppo Misto) ha denunciato che «di fronte a un fenomeno come la violenza che vuole possedere e controllare le donne, in gran parte ancora sommerso, la politica chiude i centri antiviolenza, soffocati dai tagli e dall'assenza di finanziamenti già stanziati, e lo fa nel silenzio di tutti e in barba alle direttive del Parlamento europeo». Elena Gazzotti (Pd) ha voluto ricordare la condizione delle donne colombiane, prime vittime della violenza della guerra civile che da anni tormenta il paese esprimendo loro la propria solidarietà e invitando a «valorizzare il messaggio di pace e giustizia che le donne colombiane, con l'associazione "Ruta pacifica de las mujeres" (la Marcia pacifica delle donne), portano nel mondo». E di donne che si battono per i diritti delle donne ha parlato anche Cecile Kyenge (Pd) citando l'assegnazione del premio Nobel per la pace a due donne africane e a una yemenita: «Un riconoscimento che dà coraggio a tutte le donne».

Monica Brunetti (Pd) ha affermato che la battaglia contro la violenza «è quotidiana e riguarda tutti, anche gli uomini. E non è solo una questione di risorse ma anche di volontà politica e culturale».

Scheda informativa

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Data comunicato
24/11/2011
Numero
1091
Ora
16
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 24 novembre 2011
data di modifica: lunedì 21 novembre 2016