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10 dicembre 2008

Sicurezza idraulica del territorio

Discusso il tema della sicurezza dei fiumi in caso di piena, in un incontro fra le autorità locali. Cassa del Secchia da ampliare, il nodo di Modena e Bomporto

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«La Regione ha individuato nel nodo idraulico tra Modena e Bomporto la priorità assoluta a livello regionale. Per questo i sette milioni di euro che attendiamo dal Governo per il Piano speciale del Po andranno tutti a Modena». Lo ha affermato  Marioluigi Bruschini, assessore regionale alla Difesa del suolo, nel corso dell’incontro che si è svolto mercoledì 10 dicembre,  a Modena, nella sede del Comune, sulla sicurezza dei fiumi in caso di piena.

All’incontro, organizzato dalla Provincia dopo l’emergenza della scorsa settimana, hanno partecipato il sindaco di Modena Giorgio Pighi, Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, Giovanni Franco Orlando, assessore all’Ambiente del Comune di Modena, i sindaci di Bomporto, Giuseppe Rovatti, e di Bastiglia, Patrizia Gambi, oltre a tecnici della Provincia di Modena, della Protezione civile, dell’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e del Servizio tecnico regionale dei Bacini Enza, Panaro e Secchia.

Bruschini ha annunciato che la Regione, in attesa dei fondi statali, ha stanziato nei giorni scorsi  250 mila euro per proteggere i portoni vinciani a Bomporto, 520 mila euro per l’adeguamento del torrente  Grizzaga a Modena e 300 mila euro per interventi sul reticolo di Sassuolo.

Caldana ha sottolineato che «le recenti ondate di piena del Secchia e del Panaro hanno riproposto  l’urgenza di ampliare la cassa di espansione del Secchia, adeguare quella del Panaro e di mettere in sicurezza il nodo di Modena. Nella piena della scorsa settimana - ha ricordato Caldana - in diverse località nei comuni di Concordia, S.Possidonio, Novi, Cavezzo e S.Prospero siamo arrivati ad avere un margine di un solo metro sull’argine. Occorre inoltre intervenire con piano straordinario contro i dissesti idrogeologici in montagna e sulla rete di canali e torrenti nell’area pedecollinare».

Nel corso dell’incontro si è parlato anche della sicurezza della città di Modena. Come ha affermato Orlando «avviamo una fase operativa di tutti gli enti interessati che prevede il via ai lavori della cassa di espansione del Naviglio ai prati di S.Clemente, il completamento del diversivo Martiniana, con i fondi del Piano per il Po, e i lavori sul torrente Grizzaga per mettere in sicurezza l’area sud della città. Sono in corso, inoltre, i lavori del Comune di Modena per il completamento del collettore di Levante».

Durante l’incontro Rovatti ha sottolineato la delicatezza del nodo di Bomporto, la necessità di realizzare nuovi interventi sulle arginature e adeguare i portoni vinciani sul Naviglio.

In montagna da una ricognizione effettuata da Provincia, Comuni e Servizio tecnico regionale è emersa la necessità di investire circa 15 milioni di euro  per ripristinare versanti e strade, di cui tre milioni urgenti per risolvere una ventina di situazioni che vengono costantemente monitorate per la loro pericolosità. 

Dall’incontro è emersa anche la necessità di garantire una maggiore manutenzione della rete di torrenti e canali  in particolare della zona pedecollinare. Per questo la Provincia ha proposto alla Regione una convenzione per affidare ai  Comuni i lavori di piccola manutenzione al fine di accelerare i tempi di realizzazione.   

Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e web
fonte: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 10 dicembre 2008
data di modifica: mercoledì 10 dicembre 2008