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Comunicato stampa N° 687 del 4/6/2008

il piano per l’integrazione delle donne immigrate\2
dibattito: “basi irreali”, “sfida problema complesso”

Il Piano provinciale per l’integrazione delle donne immigrate è stato approvato con il voto favorevole di Pd e Verdi, l’astensione di Forza Italia-Pdl, An-Pdl, Popolari liberali-Pdl e il voto contrario di Giorgio Barbieri (Lega nord) che ha sostenuto che «le politiche non dovrebbero essere specifiche per gli immigrati ma uguali per tutti. L’unica cosa convincente del piano è la previsione del microcredito».

Giovanna Bertolini (Forza Italia-Pdl) dopo avere rilevato che «l’86 per cento delle donne immigrate musulmane è analfabeta e non parla l’italiano e l’80 per cento non può uscire di casa se non accompagnata» ha sottolineato che «queste donne devono essere prima di tutto aiutate a uscire dalla loro condizione di subalternità e bisognerebbe avviare un’indagine sulla loro condizione di emarginazione». Anche la collega di partito Claudia Severi ha rimarcato che il piano non fa cenno alla «condizione di segregazione delle donne islamiche, spesso costrette a subire la poligamia» e ha affermato che «bisogna smettere di considerare come tolleranza multiculturale comportamenti illegali e violenze». Dello stesso parere Cesare Falzoni (An-Pdl) secondo il quale «il piano è la solita vetrina di buone intenzioni basato su una foto della realtà parziale e non vera», mentre per Franca Barbieri (Pd) «tiene conto della complessità della questione senza pretese di risolverla ma affrontandola con tutte le azioni possibili allo stato attuale dell’arte». Walter Telleri (Verdi) lo ha definito «un lavoro eccellente che rientra in una visione europea del problema immigrati, che non è né semplice né facile» e anche per Marisa Malavasi (Forza Italia-Pdl) «è un documento importante che risponde alla risoluzione europea per l’integrazione, ma bisogna verificare passo per passo l’utilizzo dei fondi europei». Per Caterina Liotti (Pd) le donne immigrate «sono portatrici contemporaneamente del cambiamento e della continuità e vanno sostenute in questa loro azione anche mostrando tolleranza zero nei confronti degli abusi». Infine, Tomaso Tagliani (Popolari della libertà-Pdl) si è detto «preoccupato perché il piano non tutela gli anziani che vengono messi in difficoltà dalle badanti, come lo sono i figli e i nipoti che temono di perdere l’eredità».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
4/6/2008
Numero
687
Ora
17
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 4 giugno 2008
data di modifica: mercoledì 4 giugno 2008