Si svolgerà nella preziosa cappella estense di Palazzo Ducale a Sassuolo il concerto dell’organista Massimiliano Raschietti in programma mercoledì 24 settembre nell’ambito della rassegna “Armonie tra musica e architettura”. Il concerto inizia alle 21. L’ingresso è libero.

“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

L’organista vicentino aprirà il concerto con tre pagine tratte dall’Intavolatura d’organo di Linz dell’inizio del 1600 e proseguirà, restando sempre nel Seicento, con Sweelinck, Bruna, Fray C. de San Jeronimo e il “Bayle del Gran Duque”, ancora di Anonimo. La chiusura del concerto è affidata a tre brani scritti nel Settecento da padre Giovanni Battista Martini.

Massimiliano Raschietti si è diplomato in Pianoforte e Organo al conservatorio di Vicenza e si è poi specializzato in musica antica e barocca alla Schola cantorum basiliensis di Basilea. Finalista e vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha suonato in quasi tutta Europa, Sud America e Giappone. Alterna all’attività concertistica quella di docente in diverse istituzioni.

Prezioso esempio del barocco estense, la cappella di San Francesco, che sorge sul piazzale della Rosa, appartiene al complesso del Palazzo ducale al quale è collegata da un corridoio segreto. Fondata alla fine del Trecento sul lato opposto della piazza, la cappella fu riedificata nella sua collocazione attuale dall’architetto ducale Bartolomeo Avanzini tra il 1650 e il 1653. Il piccolo tempio è ad aula unica con volta a botte. Il coro, progettato nel 1667 da Antonio Loraghi, accoglieva gli affiliati della confraternita del Santissimo Crocifisso, fondata nel 1558 e tuttora insediata nella chiesa. L’interno è superbamente decorato da Baldassarre Bianchi e Gian Giacomo Monti, massimi esperti della scuola bolognese di quadratura prospettica che, tramite la pittura, moltiplica vertiginosamente elementi architettonici e fittizie dimensioni spaziali.

L’organo è un’opera di Guido Lanzi del 1685 con materiale attribuito a Domenico e Agostino Traeri. Collocato in cantoria nel centro dell’abside, ha una tastiera di 45 tasti e una pedaliera di 11 note.