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Il Consiglio della Provincia di Modena ha approvato il
Programma Rurale Integrato Provinciale (PRIP) per il periodo
2007-2013. A disposizione dell'
agricoltura modenese vengono investiti quasi
78 milioni di euro in sette anni. Le priorità individuate dal PRIP sono il sostegno ai giovani agricoltori (in particolare le donne), il biologico e la montagna. L'obiettivo di fondo è quello di un’agricoltura sostenibile e di qualità.
L'assessore provinciale all’Agricoltura e all’alimentazione
Graziano Poggioli ha così affermato: "Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale per l’agricoltura modenese. Si punta a un’agricoltura condotta da giovani imprenditori, in particolare le donne, che producono le eccellenze modenesi seguendo le tecniche produttive previste dall’agricoltura biologica considerata l’unica in grado di dare risposte sia al miglioramento dell’ambiente che sulla tutela del consumatore. Un occhio di riguardo sarà dedicato a quegli agricoltori che operano nelle aree a elevato valore naturalistico, quali ad esempio le aree parco, le riserve, ma anche i territori tradizionalmente disagiati, come quelli di montagna e della Bassa modenese".
Il Piano finanziario del PRIP è leggibile secondo una suddivisione per
assi di intervento e in base alla
zonizzazione del Piano regionale.
Per quanto riguarda il primo aspetto, sono
tre i settori di intervento:
1)
25 milioni di euro vengono stanziati per la
competitività. In questo ambito si finanziano con dieci milioni e mezzo di euro i giovani che si insediano in agricoltura, mentre una stessa cifra viene destinata all’ammodernamento delle imprese agricole con la realizzazione e ristrutturazione di stalle, cantine, acetaie, acquisto di macchine e attrezzi agricoli. Il rimanente viene investito per dare forte impulso alla certificazione dei sistemi di qualità del biologico e delle certificazioni comunitarie Dop, Coc, Igp e nell'informazione ai cittadini.
2)
42 milioni sono stanziati per l’
agroambiente. Di questi fondi 10 milioni sono destinati agli imprenditori agricoli di montagna per favorire l’evoluzione verso l’agricoltura biologica di qualità, ma anche verso il mantenimento e l’incremento della biodiversità animale e vegetale e la diversificazione del paesaggio rurale.
3)
11 milioni vengono infine stanziati per la
multifunzionalità e la diversificazione dell’azienda agricola. In questo filone di interventi quasi 5 milioni di euro sono destinati ad agriturismi, fattorie didattiche, fattorie energetiche e ospitalità turistica leggera, mentre circa 4,6 milioni di euro vanno a favore dei comuni montani per la viabilità vicinale a uso pubblico, sugli impianti bioenergetici pubblici, il miglioramento e lo sviluppo di borghi ed edifici rurali.
Per quanto invece concerne la lettura del PRIP secondo l'aspetto della
zonizzazione, più della metà delle risorse (43 milioni e 300 mila euro pari al 55,58 per cento) vanno a finanziare interventi nell’area della
montagna, mentre la restante parte (34 milioni e 600 mila euro, pari al 44,42 per cento) è destinata alle aree rurali di
collina e pianura.
Il Piano è stato approvato dal Consiglio provinciale a conclusione di un
lungo percorso che è durato oltre un anno. I
soggetti coinvolti sono stati la Provincia, le Comunità montane, i Comuni, le loro Unioni, le organizzazioni professionali agricole, il sistema Cooperativo, i sindacati, le associazioni del commercio, dell’artigianato e del turismo, le associazioni dei consumatori, del biologico e del biodinamico.
Numerosi i confronti effettuati con altri soggetti: con la Direzione generale agricoltura della Regione Emilia Romagna, con la Conferenza delle autonomie locali, con la Commissione economica sociale provinciale (Cesp) con la commissione sullo Sviluppo economico del Consiglio provinciale, con gli imprenditori agricoli. Sono stati organizzati anche tre convegni, due cicli di incontri sul territorio, ed è stato attivato un forum sul sito internet dell’assessorato provinciale all’Agricoltura e alimentazione.
Il
raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano passa attraverso una responsabilizzazione delle Comunità montane per le fasi di programmazione, attuazione e gestione. E’ prevista anche l'istituzione di un gruppo tecnico per un monitoraggio trimestrale mentre per un monitoraggio annuale e per definire eventuali interventi correttivi viene costituito un tavolo politico provinciale a cui partecipano anche associazioni agricole e cooperative modenesi.
Il
calendario prevede entro il prossimo 7 dicembre l'approvazione dei Prip di tutte le Province dell'Emilia Romagna da parte del Comitato di sorveglianza del Piano regionale.
I primi programmi operativi e i bandi per l’assegnazione delle risorse possono essere attivati già a partire dal gennaio 2008.