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12 novembre 2007

Piano Rurale Integrato Provinciale (PRIP)

La Provincia ha approvato il piano che definisce gli interventi a sostegno dell'agricoltura modenese: si tratta di 78 milioni di euro che vengono investiti nel periodo 2007-2013. Le priorità sono i giovani, il biologico, la montagna, la qualità.

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Il Consiglio della Provincia di Modena ha approvato il Programma Rurale Integrato Provinciale (PRIP) per il periodo 2007-2013. A disposizione dell'agricoltura modenese vengono investiti quasi 78 milioni di euro in sette anni. Le priorità individuate dal PRIP sono il sostegno ai giovani agricoltori (in particolare le donne), il biologico e la montagna. L'obiettivo di fondo è quello di un’agricoltura sostenibile e di qualità.

L'assessore provinciale all’Agricoltura e all’alimentazione Graziano Poggioli ha così affermato: "Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale per l’agricoltura modenese. Si punta a un’agricoltura condotta da giovani imprenditori, in particolare le donne, che producono le eccellenze modenesi seguendo le tecniche produttive previste dall’agricoltura biologica considerata l’unica in grado di dare risposte sia al miglioramento dell’ambiente che sulla tutela del consumatore. Un occhio di riguardo sarà dedicato a quegli agricoltori che operano nelle aree a elevato valore naturalistico, quali ad esempio le aree parco, le riserve, ma anche i territori tradizionalmente disagiati, come quelli di montagna e della Bassa modenese".

Il Piano finanziario del PRIP è leggibile secondo una suddivisione per assi di intervento e in base alla zonizzazione del Piano regionale.

Per quanto riguarda il primo aspetto, sono tre i settori di intervento:
1) 25 milioni di euro vengono stanziati per la competitività. In questo ambito si finanziano con dieci milioni e mezzo di euro i giovani che si insediano in agricoltura, mentre una stessa cifra viene destinata all’ammodernamento delle imprese agricole con la realizzazione e ristrutturazione di stalle, cantine, acetaie, acquisto di macchine e attrezzi agricoli. Il rimanente viene investito per dare forte impulso alla certificazione dei sistemi di qualità del biologico e delle certificazioni comunitarie Dop, Coc, Igp e nell'informazione ai cittadini.
2) 42 milioni sono stanziati per l’agroambiente. Di questi fondi 10 milioni sono destinati agli imprenditori agricoli di montagna per favorire l’evoluzione verso l’agricoltura biologica di qualità, ma anche verso il mantenimento e l’incremento della biodiversità animale e vegetale e la diversificazione del paesaggio rurale.
3) 11 milioni vengono infine stanziati per la multifunzionalità e la diversificazione dell’azienda agricola. In questo filone di interventi quasi 5 milioni di euro sono destinati ad agriturismi, fattorie didattiche, fattorie energetiche e ospitalità turistica leggera, mentre circa 4,6 milioni di euro vanno a favore dei comuni montani per la viabilità vicinale a uso pubblico, sugli impianti bioenergetici pubblici, il miglioramento e lo sviluppo di borghi ed edifici rurali.

Per quanto invece concerne la lettura del PRIP secondo l'aspetto della zonizzazione, più della metà delle risorse (43 milioni e 300 mila euro pari al 55,58 per cento) vanno a finanziare interventi nell’area della montagna, mentre la restante parte (34 milioni e 600 mila euro, pari al 44,42 per cento) è destinata alle aree rurali di collina e pianura.

Il Piano è stato approvato dal Consiglio provinciale a conclusione di un lungo percorso che è durato oltre un anno. I soggetti coinvolti sono stati la Provincia, le Comunità montane, i Comuni, le loro Unioni, le organizzazioni professionali agricole, il sistema Cooperativo, i sindacati, le associazioni del commercio, dell’artigianato e del turismo, le associazioni dei consumatori, del biologico e del biodinamico.
Numerosi i confronti effettuati con altri soggetti: con la Direzione generale agricoltura della Regione Emilia Romagna, con la Conferenza delle autonomie locali, con la Commissione economica sociale provinciale (Cesp) con la commissione sullo Sviluppo economico del Consiglio provinciale, con gli imprenditori agricoli. Sono stati organizzati anche tre convegni, due cicli di incontri sul territorio, ed è stato attivato un forum sul sito internet dell’assessorato provinciale all’Agricoltura e alimentazione.

Il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano passa attraverso una responsabilizzazione delle Comunità montane per le fasi di programmazione, attuazione e gestione. E’ prevista anche l'istituzione di un gruppo tecnico per un monitoraggio trimestrale mentre per un monitoraggio annuale e per definire eventuali interventi correttivi viene costituito un tavolo politico provinciale a cui partecipano anche associazioni agricole e cooperative modenesi.

Il calendario prevede entro il prossimo 7 dicembre l'approvazione dei Prip di tutte le Province dell'Emilia Romagna da parte del Comitato di sorveglianza del Piano regionale.
I primi programmi operativi e i bandi per l’assegnazione delle risorse possono essere attivati già a partire dal gennaio 2008.
Proprietà dell'articolo
autore: Editoria e Web
fonte: Ufficio Stampa
data di creazione: lunedì 12 novembre 2007
data di modifica: lunedì 12 novembre 2007