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"Diario del primo anno" è il titolo del
report della prima fase del progetto biennale "Apprendimento e democrazia", una iniziativa promossa dalla
Fondazione Mario Del Monte con la collaborazione della
Provincia, del
Comune di Modena e della
Regione Emilia Romagna.
Il report viene presentato
martedì 12 dicembre alle ore 16,30 nelle sale di
Memo - Multicentro educativo "Sergio Neri" in viale Jacopo Barozzi, 172 a Modena. All'incontro intervergono l'Assessore provinciale all’Istruzione
Silvia Facchini, l'Assessore all'Istruzione del Comune di Modena
Adriana Querzè,
Giuseppe Gavioli, presidente della Fondazione Mario Del Monte, le insegnanti
Antonella Kubler ed
Elisabetta Bulgarelli. Magda Siti legge alcuni brani tratti dai diari degli insegnanti coinvolti nel progetto
Si tratta di una ricerca sperimentale sui temi che possono definire una
"democrazia dell’apprendimento", le possibili modalità democratiche nella costruzione delle conoscenze a scuola: la qualità della relazione educativa, il trasferimento delle conoscenze in modo non autoritario, il riconoscimento di una reciprocità di apprendimento tra insegnanti e allievi, il rapporto tra aspettative e risultati dell’azione educativa, la costruzione del senso di responsabilità.
La prima fase del progetto (dicembre 2005 - maggio 2006) è stata dedicata alla formazione presso la sede di MEMO di
15 docenti che insegnano varie discipline in scuole modenesi di diverso ordine. Il corso è stato tenuto a cura delle professoresse
Anna Maria Pedretti e
Gianna Niccolai formatrici ed esperte in metodologia autobiografica, con la consulenza scientifica del prof.
Vando Borghi, dell’Università degli Studi di Bologna, della prof.ssa
Maura Striano, dell’Università degli Studi di Firenze, e del prof.
Carmine Lazzarini, della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
Il "Diario del primo anno" riporta quindi la storia dei 15 docenti che hanno partecipato a questa esperienza svoltasi durante 10 incontri basati sulla metodologia autobiografica che si fonda sul concetto che ogni esperienza può diventare una narrazione, i fatti e gli accadimenti relativi al proprio percorso di vita diventano uno stimolo alla conoscenza di sé e del proprio modo di agire sul piano professionale. I docenti si sono confrontati, hanno raccontato le proprie esperienze, hanno riflettuto sulle pratiche educative abitualmente poste in essere nella loro professione, divenendo perciò osservatori e "ricercatori di se stessi", anche in riferimento ai propri personali processi di apprendimento, alle motivazioni che li portano a scuola ogni giorno, nella ricerca di un approccio diverso nella relazione educativa con gli studenti, riflettendo insieme sull’identità umana e professionale del docente.
La seconda parte del progetto Apprendimento e democrazia (ottobre 2006 - giugno 2007) è dedicata invece ad un percorso di ricerca sul nesso tra apprendimento e democrazia che i docenti fanno insieme alle loro classi, sulla base di indicatori di presenza o assenza di democrazia all’interno delle pratiche didattiche.
Tra gli indicatori generali di democrazia nell’apprendimento vi sono la trasparenza/universalismo (cioè l'attenzione a garantire uguali diritti per tutti e a esplicitare chiaramente i patti), le pratiche di co-costruzione delle conoscenze, il rapporto di fiducia reciproca tra studenti e insegnanti, la problematizzazione dei saperi e delle discipline, la valorizzazione dei saperi di partenza individuali.
Per informazioni tel. 059 2034311.