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La Citt@ delle donne è un progetto che si rivolge alle
donne amministratrici della provincia di Modena per costruire una rete virtuale e reale e mettere a disposizione informazione, formazione ed esperienze. L'obiettivo è quello di accompagnare l'ingresso delle donne nella sfera pubblica con azioni che le dotino di strumenti, luoghi di confronto e discussione capaci di realizzarle nelle loro competenze politiche.
Per parlare delle attività relative alla Citt@ delle donne, del progetto EM.MA approvato dalla Provincia di Modena e in generale sul tema della partecipazione politica femminile si svolge un
convegno giovedì 30 novembre 2006 a Modena alle 17 presso la sede del Centro Documentazione Donna in via Canaletto 88.
La prima parte del convegno è dedicata al tema della
rappresentanza politica delle donne, alla loro presenza nelle istituzioni, con un interessante focus sulla effervescente situazione che si è venuta a creare nella Spagna di Zapatero. E' presente anche l'europarlamentare Achille Occhetto. Coordina gli interventi
Vittorina Maestroni, direttrice del Centro Documentazione Donna.
Dopo i saluti della deputata
Manuela Ghizzoni, di
Antonella Orlandi vicepresidente del Consiglio della Provincia di Modena e di
Simona Arletti, Assessora alle Pari Opportunità del comune di Modena inizia la lunga serie dei contributi
Caterina Liotti: la presidente del Centro Documentazione Donna e della Conferenza delle Elette della Provincia di Modena parla di reti, lobby e associazioni e delle strategie utili per entrare nell'arena politica e per incidere.
Palma Costi, assessora Pari Opportunità Provincia di Modena svolge poi una presentazione sulla rappresentanza di genere, al maschile e al femminile, su numeri e quote e non solo.
E' poi il momento di
Achille Occhetto che in tema di pari opportunità parla di cosa possano imparare gli uomini dalle donne e le donne dagli uomini.
La parlamentare andalusa
Elia Maldonado descrive quindi l'aria nuova che si respira in Spagna che con
Zapatero ha visto costituirsi una pari presenza al governo di donne e uomini, una ventata di novità per tutto il mondo occidentale. Conclude la prima parte del convegno
Elisa Romagnoli, Assessora alle Politiche Giovanili e Cittadinanza Europea del Comune di Modena che introduce sul tema del rapporto tra la politica e la piazza, il rapporto tra le istituzioni, i movimenti e le associazioni, molto fiorenti in ambito femminile.
La seconda parte del convegno è centrata invece sulle problematiche della
comunicazione della politica, sulla "rappresentazione" che pongono in essere gli "attori" politici nelle moderne agorà pubbliche, che siano mediatiche, virtuali o reali.
Alle 20,45 viene proiettato il
video "Dire, fare, esserci. Esercizi di democrazia" a cura di
Daniela De Pietri e
Stefano Cattini.
Segue un secondo intervento sull'esperienza spagnola, a cura di
Miguel Angel Vazquez "secretario de comunicacion" del PSOE Andalucia, su come viene comunicata la politica nella Spagna di Zapatero.
La giornalista
Fulvia Sisti svolge una analisi sui media e i linguaggi di genere, descrivendo le bugie e le false rappresentazioni che vengono trasmesse per rafforzare certi stereotipi.
L'esperto di comunicazione dell'Università do Bologna
Cristian Vaccari espone poi una relazione sul marketing politico e l'autopromozione, sulle problematiche relative alla visibilità e l'importanza dell'uso delle parole in ambito comunicativo. Conclude il convegno la presentazione della trasmissione radiofonica e il lancio del numero 0 del
Radio giornale "La citt@ delle donne", a cura di
Roberto Serio, direttore di
Modena Radio City FM 98 e della giornalista
Daniela Moscatti.
Il
titolo del convegno, "La rivoluzione è un pranzo di gala", si riferisce al lungo percorso di emancipazione che le donne hanno dovuto affrontare per conquistare quelle pari opportunità nei confronti del genere maschile in ambito politico, nel lavoro e nella vita privata: si è trattato di una vera e propria rivoluzione che ha proceduto lenta e faticosa nel clamore delle piazze o nel silenzio delle case, senza sparare un colpo. La nota argomentazione secondo cui "la rivoluzione non è un pranzo di gala", ovvero che non possa essere fatta senza violenze e durezze è stata in questo caso contraddetta.
Il tema della rappresentanza politica delle donne non può certo essere sottovalutato, quando
i dati globali nel 2005 illustrano una situazione di presenza femminile media nei parlamenti di tutto il mondo al 16 percento! (in Italia appena sopra la media col 17,3 per cento, 109 donne su 630 parlamentari). Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando ad inizio del 1900 le "suffragette" si incatenavano ai palazzi istituzionali per richiedere il diritto di voto alle donne, fino a quel momento negato. Ma non si può parlare di reale democrazia quando una così grande parte della popolazione discriminata per il genere rimane esclusa dai parlamenti (per non parlare dei governi), e quindi dai luoghi in cui vengono prese le scelte e le decisioni che riguardano l'intera collettività. Circoscrivendo la questione ai Paesi dell'UE, la partecipazione politica femminile è decisamente bassa, anche se vi sono alcuni Paesi in cui, grazie ad interventi concreti, le donne sono molto presenti nelle sedi ufficiali della politica (nei paesi scandinavi in particolare si riscontrano presenze femminili nei parlamenti oltre il 30 per cento, la migliore situazione in Svezia col 47,2 per cento) .
Progettazione e sperimentazione di percorsi di valorizzazione della presenza femminile nei luoghi decisionali risultano quindi indispensabili per colmare questo deficit di democrazia e per portare nel mondo complesso della politica il pensiero originale delle donne. Ecco quindi che un convegno come questo può rappresentare un ulteriore momento importante in questo percorso rivoluzionario non violento compiuto dalle donne.
Per informazioni sul convegnoArianna Camporesi
Centro Documentazione donna
tel. 059 451036 fax. 059 451612
cddonna4@comune.modena.it