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Comunicato stampa N° 1523 del 5/11/2007

in consiglio le stragi di pecore in appennino

caldana: “nessuna richiesta di risarcimento”

«La Provincia non ha ricevuto nessuna richiesta di risarcimento per la strage di pecore avvenuta a Verica a opera di cani inselvatichiti o lupi. In relazione al problema più generale, nel nostro territorio non sembra si tratti di cani randagi ma per lo più di cani con proprietario, liberi di vagare». Lo ha dichiarato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente rispondendo in Consiglio provinciale nei giorni scorsi a un’interpellanza di Dante Mazzi e Claudia Severi (Forza Italia) che, partendo da un episodio specifico, chiedeva se la Provincia fosse al corrente delle «razzie di ovini in zona pedemontana e quali azioni intendesse avviare per un più equo risarcimento dei danni».

Caldana ha proseguito spiegando che «l’indennizzo di eventuali razzie è pari al 90 per cento del valore di mercato degli animali e spetta alla Regione, mentre alla Provincia spetta l’istruttoria tecnico-amministrativa. Negli ultimi anni però la Provincia di Modena ha sempre anticipato i risarcimenti regionali per ridurre i tempi di attesa degli allevatori». Caldana ha chiarito anche che attualmente non sono in corso sul territorio provinciale monitoraggi per verificare la presenza di cani inselvatichiti, mentre per quanto riguarda la presenza dei lupi la Provincia sta conducendo un’indagine da circa otto anni i cui dati confermano la presenza stabile di tre nuclei familiari nel territorio del parco del Frignano, mentre è più recente e incerta la presenza di individui nell’arco alto-collinare della Provincia.

Secondo Giorgio Barbieri (Lega nord) non si tratta di lupi ma di cani inselvatichiti «e la colpa è nostra che li abbiamo abbandonati». Anche per Walter Telleri (Verdi) «c’è un problema di randagismo sul quale le istituzioni dovrebbero intervenire sia per le predazioni che per il turismo sostenibile. Le modalità di rimborso invece sono da paesi sottosviluppati».

Per Tomaso Tagliani (Udc) «è necessario che le guardie provinciali che sono sul territorio controllino i cani lasciati liberi e anche i loro padroni e intervengano innanzitutto con degli avvertimenti e se quelli non stanno alle regole con delle sanzioni. Perché se si trovano i padroni dei cani i danni vengono risarciti o dall’assicurazione o di tasca sua».

Dante Mazzi si è dichiarato «soddisfatto su alcuni punti, perplesso per altri. La Provincia dovrebbe verificare con la Regione l’ipotesi di snellire le procedure facendosi mediatrice».

Scheda informativa

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Data comunicato
5/11/2007
Numero
1523
Ora
12
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: lunedì 5 novembre 2007
data di modifica: lunedì 5 novembre 2007