News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)
ti trovi in: News | · Comunicati Stampa · 2007 · Pari opportunità

Comunicato stampa N° 240 del 2/3/2007

dibattito in consiglio sulle donne immigrate

costi: “l’integrazione è l’obiettivo fondamentale”

«Le politiche dell’integrazione hanno nelle donne il loro punto di forza e possibile successo. E l’integrazione delle donne immigrate è, insieme alla prevenzione della violenza, uno dei nostri obiettivi fondamentali». Ha esordito così Palma Costi, assessore provinciale alle Pari opportunità, rispondendo in Consiglio provinciale, proprio in occasione del clamore suscitato dalle minacce ricevute dalla mediatrice culturale pachistana Nosheen Ilyas, a un’interpellanza presentata dalle consigliere di Forza Italia. L’interpellanza, illustrata da Antonella Orlandi, riguardava, appunto, la tutela delle donne extracomunitarie dagli abusi e dalle discriminazioni imposte dalla cultura d’origine e chiedeva quali iniziative la Provincia intenda attuare per aiutare le donne extracomunitarie a uscire dalla segregazione e per informarle dei diritti di cui godono in Italia.

«Le donne non sono più marginali nell’immigrazione – ha detto l’assessore Costi – e costituiscono oggi circa il 45 per cento della popolazione straniera in provincia. I loro diritti all’autodeterminazione e all’inviolabilità non sono negoziabili, ma spesso sono anche non conosciuti dalle stesse donne. Per questo stiamo studiando un piano di politiche per l’integrazione, aperto al confronto e al dibattito, che si integrerà con il piano antiviolenza e che punterà appunto al raggiungimento della consapevolezza dei propri diritti e all’acquisizione di strumenti per l’autonomia e l’autodeterminazione».

Secondo Giorgio Barbieri (Lega Nord) «il punto è che nessuno obbliga la gente a venire in questo paese, ma quando ci si viene bisogna rispettarne le regole, senza se e senza ma. Invece noi cerchiamo di giustificare come tradizioni delle menomazioni della libertà personale e importiamo sistemi che sono fuori controllo».

Mauro Cavazzuti (Margherita) ha detto che «i processi di integrazione sono lunghi e faticosi ma le iniziative della Provincia li favoriscono, nel rispetto di culture che non si possono modificare con delle imposizioni». Caterina Liotti (Ds) ha sottolineato che le politiche di integrazione si fanno da anni e da lì bisogna partire: «I ricongiungimenti hanno portato qui le donne e aperto nuovi problemi che stiamo affrontando. Le osservazioni dell’interpellanza sono corrette ma ci tengo a dire che, come abbiamo tutti appreso dagli ultimi dati, la violenza non è solo straniera».

Critico rispetto all’intervento di Liotti, si è dichiarato Dante Mazzi (Forza Italia): «C’è debolezza nelle azioni messe in campo. La violenza di genere è più marcata tra le immigrate a causa di tradizioni e fede religiosa che diventa integralismo». Sulla stessa linea Cesare Falzoni (An) per il quale «le forze politiche di governo hanno la tendenza ad accettare e accogliere ciecamente, senza tentare di scardinarle, questi comportamenti».

Antonella Orlandi (Forza Italia) si è dichiarata insoddisfatta della risposta dell’assessore Costi: «Quando si parla di discriminazione la sinistra tenta di generalizzare, ma nella nostra società la violenza è patologica mentre per le donne extracomunitarie è la regola, sarebbero quindi più utili politiche  mirate».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
2/3/2007
Numero
240
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: venerdì 2 marzo 2007
data di modifica: venerdì 2 marzo 2007