Festeggia il restauro appena terminato dell’imponente organo Bonazzi e la ricostruzione della cantoria il concerto in programma giovedì 6 settembre nella Basilica di San Cesario nell’ambito di “Armonie tra musica e architettura”. Il concerto inizia alle 21, l’ingresso è libero.

“Armonie”, rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

Protagonisti della serata saranno il Coro femminile “Isabella d’Este” diretto da Giovanni Barzaghi e gli organisti Stefano Pellini e Simone Serra con un ricco repertorio che alterna musica sacra e profana. In programma brani di Morandi, Delibes, padre Davide da Bergamo, Perosi, Gherardeschi, Pachelbel e Bellini.

L’organo della Basilica di San Cesario è stato costruito nel 1882 da Eugenio Bonazzi. Pregevole esemplare della scuola emiliana ottocentesca, dal ricco quadro fonico è collocato nella nuova cantoria ricostruita sopra il portone centrale della chiesa. Il restauro dello strumento, promosso dalla Provincia di Modena, è stato eseguito da Paolo Tollari.

Il Coro femminile “Isabella d’Este” è nato nel 1994 ed è conosciuto soprattutto per l’esecuzione di musiche del ‘500 studiate per voci femminile o composte da donne. Gli organisti Stefano Pellini e Simone Serra sono docenti di Organo all’Istituto diocesano di musica sacra di Modena.

Le prime notizie certe di una chiesa dedicata a San Cesario si hanno a partire dal nono secolo. La basilica, dove nell’885 morì papa Adriano III, fu fondata dai monaci benedettini dell’abbazia di Nonantola, la basilica entrò in seguito nei possedimenti di Matilde di Canossa che, nel 1112, la donò al clero di San Cesario. L’odierno aspetto del tempio è dovuto al restauro “in stile”, avvenuto tra il 1946 e il ’66, che ha eliminato le aggiunte barocche.