Tra gli organi più antichi restaurati con il contributo della Provincia di Modena c’è quello della parrocchia di Santa Maria Maggiore a Mirandola che risale al 1500. E’ stato invece commissionato ad Antonio Colonna nel 1645 l’organo della chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie di Stuffione di Ravarino, poi restaurato nel 1700 da Agostino Traeri, esponente di una delle maggiori famiglie di organari modenesi, che ha operato per generazioni realizzando strumenti di eccellente fattura: tra questi l’organo della chiesa di San Bartolomeo apostolo di Fiumalbo, costruito nel 1729, e quello della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Olina di Pavullo, opera di Domenico Traeri.

Ancora di Antonio Colonna è lo splendido organo della chiesa di San Giuseppe di Sassuolo, realizzato nel 1655, con la collaborazione di Bartolomeo Avanzini, architetto ducale, che ne disegnò la cassa.

Di Luigi Butturini Sona è il prezioso organo della chiesa di San Nicolò di Carpi, mentre lo strumento collocato nella parrocchia di Santa Margherita a Costrignano di Palagano è opera di Antonio e Giosuè Battani, rappresentanti di un’altra famiglia di organari che ha operato soprattutto in montagna.