Dalla rocambolesca fuga di centinaia di soldati rinchiusi nella caserma Cialdini, avvenuta l’8 settembre del 1943 grazie alla voglia di avventura di due ragazzini, alla nascita del rione popolare della Cittadella con le sue storie malfamate di prostitute, ladri e zingari, fino alla scomparsa del quartiere, nel 1963, quando furono rase al suolo le ultime case.

Copre un arco di vent’anni e ricostruisce un pezzo di città che non esiste più il video documentario "La Cittadella: un racconto popolare" realizzato, grazie al finanziamento della Provincia di Modena, da Antonella Battilani, che ha curato regia e montaggio, e Anna Maria Pedretti che si è occupata delle interviste.

Attraverso i ricordi e le storie di chi ci ha abitato, il video, attualmente in fase di montaggio, riporta in vita il quartiere, nato per dare una casa agli sfollati ospitati nella caserma durante la guerra. Un quartiere povero, dove un unico bagno doveva bastare per cinquanta famiglie e si andava a ballare tenendosi ben stretto il portafoglio, ma anche uno dei primi quartieri artigiani della città - dove per esempio trovò una collocazione il primo laboratorio di scenografia del Teatro comunale - e di cui oggi non rimane traccia.