Un’aula per ogni classe, un laboratorio ogni due, quasi cinque metri quadrati e mezzo di spazi didattici a disposizione di ogni studente. E’ la fotografia del patrimonio edilizio delle scuole superiori modenesi dove, con i nuovi interventi in programma, un piano per circa venti milioni di euro, è destinato a sparire il concetto di succursale, "quella parola che nelle memoria di molti evoca locali adattati ad aule (appartamenti, uffici e negozi sfitti) e una situazione di precarietà" ricorda Claudio Bergianti, sottolineando come "il percorso di unificazione delle sedi stia proseguendo e gli studenti modenesi possono orami contare su edifici idonei per la didattica e con una buona dotazione di laboratori".

A Mirandola il nuovo anno scolastico, per esempio, si apre con la sede unica per gli istituti Galilei e Luosi (interventi di ampliamento per quasi un milione e 200 mila euro), mentre sono già stati approvati e finanziati i lavori per l’ampliamento del Marconi a Pavullo (tre milioni e mezzo di euro), l’ampliamento del Vallauri a Carpi (415 mila euro), del Paradisi a Vignola (un milione e 900 mila euro) e dell’Iti Corni a Modena (900 mila euro), oltre alle palestre per il polo scolastico modenese del Da Vinci e quello di Finale Emila dove, al Calvi, è previsto anche un nuovo ricovero per attrezzi.

"Prosegue anche il programma di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo che consentirà di rispettare la scadenza del 2004 per la messa a norma di tutte le strutture" annuncia Andrea Casagrande, assessore provinciale all’Edilizia, che ricorda come siano già stati eseguiti 27 interventi di manutenzione straordinaria dei 55 previsti e 12 sono in corso, mentre per gli adeguamenti normativi i lavori eseguiti rappresentano circa un terzo di quelli programmati e quasi altrettanto sono in corso.