«Siamo d’accordo con l’ipotesi, allo studio da parte della Regione Emilia Romagna, di riservare una quota delle aree edificabili previste nei Psc comunali all’edilizia residenziale sociale. Se diventerà legge gli enti locali avranno uno strumento in più per fornire una risposta al problema del crescente bisogno di case con affitti calmierati». Lo ha affermato Maurizio Maletti, assessore alla Programmazione della Provincia di Modena, concludendo l’incontro nella sede della Provincia di Modena, che si è svolto venerdì 16 febbraio, durante il quale sono stati presentati i dati sull’andamento del mercato immobiliare a Modena.

Dalla ricerca emerge la domanda di abitazioni continua a crescere, facendo aumentare di conseguenza prezzi di acquisto, affitti e mutui. Di conseguenza cresce anche la tensione abitativa: nel primo semestre del 2005, ultimo dato disponibile, gli sfratti emessi sono stati 471, di cui 281 per morosità.

«La proposta della Regione – ha sottolineato Maletti – prevede che una quota delle nuove aree sarà ceduta gratuitamente ai  Comuni, per rispondere alle esigenze di case soprattutto ad affitti calmierati, senza gravare però sul costo delle abitazioni».

Claudio Bergianti, presidente di Arestud, ha tracciato un quadro dell’edilizia residenziale pubblica e privata rivolta agli studenti universitari. Anticipando una ricerca dell’Università fra gli studenti che si rivolgono al privato emerge che un terzo dichiara l’irregolarità del contratto e costi dai 250 ai 300 euro al mese per un alloggio per tre studenti. Arestud con i suoi alloggi riesce a soddisfare per larga parte la fascia più debole di popolazione universitaria, ma l’obiettivo è quello di consentire ad una quota consistente di studenti di poter accedere ad alloggi a basso costo e in condizioni  di regolarità. Per questo Bergianti ha proposto un patto tra Università, Arestud, Comuni, Associazioni dei proprietari e degli inquilini per andare incontro ad una domanda stimata tra i 1000 e 1500 alloggi (a Modena i fuori sede sono circa 3500).

Gli interventi della Finanziaria sulle ristrutturazioni energetiche sono invece stati illustrati  da Roberto Teneggi del Centro studi edilizia Ecosostenibile della facoltà di Ingegneria di Bologna. In particolare si è soffermato sugli incentivi fiscali che arrivano anche a detrazioni del 55 per cento in tre anni. Gli incentivi spaziano dagli interventi per i pannelli solari, alle caldaie ad alta efficienza, al fotovoltaico.