Giovani informati su traffico, ambiente e salute. E’ questo il significato della sigla Gitas, il progetto di educazione alla mobilità sostenibile che nel corso dell’anno scolastico ha coinvolto circa 250 ragazzi di cinque istituti superiori modenesi. Al bilancio di questa prima fase dell’esperienza è dedicato il seminario di martedì 14 maggio (ore 9, sala Beccaria di Meta, via Razzaboni 80 a Modena) nel corso del quale verranno presentati alcuni dei lavori portati a termine dalle scuole su "cause ed effetti del traffico autoveicolare, approfondendo aspetti non solo tecnico scientifici, ma anche culturali ed etici in una visione sistemica del fenomeno" come spiegano gli organizzatori.

L’iniziativa è promossa da Arpa nell’ambito del coordinamento di Rete di sicurezza. Apre i lavori l’assessore provinciale alle Politiche sociali Giorgio Razzoli, intervengono tra gli altri il direttore generale Arpa regionale Edolo Minarelli e la professoressa Clara Ovi ufficio studi e programmazione dell’Ufficio scolastico regionale, sede di Modena.

Le scuole coinvolte nell’iniziativa sono il liceo classico San Carlo e l’istituto d’arte Venturi di Modena, il liceo scientifico Fanti e l’istituto professionale Vallauri di Carpi, l’istituto tecnico Volta di Sassuolo. Il progetto Gitas è anche su internet (www.provincia.modena.it/gitas).