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Comunicato stampa N° 758 del 10/07/2002

sette piani di zona per il welfare modenese \ 1
"una rete di protezione sociale con risposte integrate"

Una rete di protezione sociale che ha come punto di forza la "capacità di intercettare i cittadini in momenti diversi dei loro percorsi di vita fornendo, quale che sia il grado di gravità e urgenza dei bisogni, risposte fra loro complementari e integrate". E’ la caratteristica principale del welfare modenese così come emerge dalla lettura comparata dei sette Piani di zona, uno per distretto, operativi da alcune settimane e presentata nel seminario organizzato mercoledì 10 luglio dal Consiglio provinciale.

I Piani di zona sono strumenti nuovi e sperimentali che, promossi da Comuni, Aziende sanitarie e Ipab, con il coordinamento della Provincia, rappresentano per i diversi territori una sorta di "piano regolatore del sociale" con sei aree di intervento: responsabilità familiari, diritti dei minori, disabili, anziani, contrasto delle povertà e delle fragilità sociali, integrazione degli immigrati. La somma degli impegni finanziari previsti per la realizzazione degli obiettivi nel solo 2002 è di circa 190 milioni di euro, quasi 368 miliardi di lire (comunicato n. 759).

"Alla definizione dei Piani di zona – spiega Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali – si è arrivati in ogni distretto con percorsi di progettazione partecipata che hanno coinvolto anche i principali soggetti del terzo settore. Volontariato, imprese e organizzazioni sociali, del resto, rappresentano una presenza crescente nel welfare locale e con risultati che, come dimostrano proprio le analisi dei Piani, sono giudicati buoni".

Solidità, innovazione e sperimentazione sono le caratteristiche del sistema di protezione sociale modenese secondo gli esperti dell’Irs (l’Istituto per la ricerca sociale di Milano) che auspicano "lo sviluppo di sistemi di servizio alla persona sempre più integrati ed efficaci". Non è un caso, quindi, che un po’ tutti i Piani di zona non si preoccupano solo di consolidare l’esistente, ma si propongono anche di individuare nuovi servizi di sviluppo e di miglioramento all’insegna, appunto, dell’innovazione e della sperimentazione nei diversi settori, come, per esempio, la famiglia (con il sostegno alla genitorialità, i progetti tempo, gli sportelli di consulenza), i disabili (laboratori protetti, l’inserimento lavorativo, il sostegno al lavoro di cura dei familiari) o gli anziani (servizi di orientamento e prevenzione, l’assistenza dei malati di alzheimer).

Nota distintiva del welfare modenese, infatti, è quello di non limitarsi a offrire un servizio sociale di base, ma di fornire anche "opportunità preventive e di soddisfazione di esigenze ulteriori, nell’ottica non solo della "riduzione del danno" ma anche dell’intervento preventivo e promozionale". E se alcune iniziative di miglioramento proposte si rivolgono a disagi gravi o relativi a bisogni sommersi (per esempio, il maltrattamento e l’abuso di minori o l’assistenza ai malati di demenza senile), altre hanno l’obiettivo di soddisfare le "esigenze legate non tanto al disagio, quanto alla "normalità"" sottolinea Razzoli ricordando che i Piani di zona promuovono anche servizi flessibili, di prossimità, di facilitazione della vita dei singoli e delle famiglie, di promozione dell’aggregazione e della socializzazione.

Il Consiglio provinciale discuterà nelle prossime settimane un ordine del giorno che, riconoscendo la qualità del lavoro svolto nei singoli distretti, impegna la Provincia a mantenere la propria funzione di promozione, formazione e supporto informativo tecnico, ma anche la conduzione dei Tavoli progettuali con la funzione "di regia politica e tecnica delle complesse fasi di gestione, monitoraggio e valutazione dei Piani locali".

Tra le richieste del documento anche sollecitazioni alla Regione, per la redazione del Piano regionale socio-assistenziale, e al Governo, per l’attuazione sull’intero territorio nazionale della legge di riforma dei servizi e delle politiche sociali.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
10/7/2002
Numero
758
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 10 luglio 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005