Comunicato stampa N° 240 del 08/03/2002
La revisione della pianta organica delle sedi farmaceutiche è stata approvata solo dalla maggioranza in Consiglio provinciale, con l’astensione degli altri gruppi, ma tutti, da sinistra a destra, si sono trovati d’accordo con la richiesta di maggiore liberalizzazione nella normativa nazionale del settore. E il presidente del Consiglio Livio Ruoli ha concluso il dibattito rinviando a un prossimo ordine del giorno sul tema.
"La legge è anacronistica, la liberalizzazione serve per favorire la concorrenza e migliorare i servizi" ha affermato Giorgio Barbieri (Lega), mentre Tomaso Tagliani (Ccd) ha sottolineato come si sia creata "una casta di privilegiati con licenze costose alla portata di pochi". Anche per Alfredo Silvestri (Rifondazione comunista) "i criteri della legge sono sbagliati e servono più farmacie per favorire la concorrenza".
Giuseppe Vaccari (Ds) ha ricordato l’esigenza di continuare a garantire, comunque, "la presenza di farmacie anche in località non appetibile dal punto di vista esclusivamente commerciale". Un tema ripreso anche a Mauro Biondi (Margherita) che, insieme al capogruppo dei Ds Maino Benatti, ha comunque affermato la necessità di adeguare la normativa ("così com’è la Provincia non ha spazi per intervenire") e di valutare una presa di posizione comune a favore di riforme per una liberalizzazione del settore.
Data comunicato | 8/3/2002 |
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Numero | 240 |
Ora | 12 |
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data di creazione: | venerdì 8 marzo 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |