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Comunicato stampa N° 1181 del 28/10/2002

una migliore qualità dell’acqua e stop agli sprechi / 1
piano della provincia, il satellite contro i nitrati

Anche la tecnologia satellitare può essere utile per salvaguardare la qualità dell’acqua potabile. Nel modenese, in particolare nell’area pedecollinare tra tra Sassuolo e Vignola, sarà introdotto in via sperimentale un sistema di rilevamento per controllare gli spandimenti dei liquami, considerati tra le cause principali dei nitrati nei pozzi sotterranei (vedi comunicato n. 1183).

L’idea fa parte di un piano della Provincia per la tutela dell’acqua presentato nei giorni scorsi ai sindaci modenesi.

Tramite l’installazione sui mezzi per lo spandimento di un ricevitore gps, sarà possibile sorvegliare con il satellite eventuali scarichi abusivi in aree a rischio e nei periodi dove tale attività non è consentita. Il progetto sarà attuato con la collaborazione dell’Università Statale di Milano.

Le proposte contenute nel programma provinciale, oltre a migliorare la qualità delle falde, puntano a diminuire gli sprechi attraverso interventi strutturali su acquedotti, depuratori e reti fognarie, ma anche promuovendo una campagna di informazione contro gli sprechi domestici (vedi comunicato n 1182).

Per questi interventi sono disponibili, in tre anni, oltre otto milioni di euro della Regione per lo sviluppo sostenibile che la Provincia ha destinato in gran parte alla tutela dell’acqua.

"Abbiamo registrato un preoccupante trend di crescita dei nitrati nei pozzi – afferma Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente - causato soprattutto dalle infiltrazioni nel sottosuolo di sostanze provenienti dall’attività zootecnica. Le regole su questo settore sono severe ma non bastano. Permangono situazioni irregolari che devono essere contrastate con maggiore forza e norme più rigide soprattutto nelle aree vulnerabili. Occorre inoltre ridurre gli sprechi in tutti i settori perché l’acqua è un bene prezioso che va maggiormente tutelato".

Oltre ai controllo satellitare il piano prevede regole più severe sugli impianti zootecnici e limiti più restrittivi dei composti azotati per gli scarichi industriali e civili nelle zone vulnerabili. Entro un anno, inoltre, sarà rivista la cartografia delle aree dove sono consentiti gli spandimenti.

Partirà anche una campagna di monitoraggio i cui dati saranno resi pubblici anche tramite Internet.

Saranno avviate, inoltre, azioni in grado di ridurre gli sprechi sia negli usi pubblici (lavaggi di infrastrutture e fontane) che in quelli industriali e agricoli per favorire il riciclo e l’uso di acque meteoriche per l’irrigazione e l’adeguamento degli impianti di refrigerazione.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
28/10/2002
Numero
1181
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 28 ottobre 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005