Allarme siccità al sud e violenti nubifragi al nord. Si tratta di episodi climatici estremi sempre più frequenti in tutto il mondo che dimostrano come il clima stia cambiando a causa dell’effetto serra. E di fronte a questo grave fenomeno la comunità internazionale, in vista del summit di Johannesburg (28/8-4/9 2002), non trova un accordo per ridurre le emissioni in atmosfera.

La denuncia arriva dal coordinamento italiano Agenda 21 riunitosi mercoledì 17 luglio nella tenuta di S.Rossore a Pisa in concomitanza del convegno della Regione Toscana sulla globalizzazione.

"Nonostante l’impegno per uno sviluppo sostenibile deciso dieci anni fa al summit di Rio da quasi 200 paesi – afferma Giuseppe Gamba, presidente del coordinamento - i risultati sono deludenti. Peggiorano le condizioni climatiche causate dall’effetto serra, cresce l’inquinamento di aria e acqua e continuano ad aumentare le emissioni di anidride carbonica".

L’associazione, che riunisce 190 enti locali impegnati nell’applicazione degli accordi di Kyoto sulla riduzione dei gas serra con il coordinamento della Provincia di Modena, ha approvato una presa di posizione dove si esprime la preoccupazione sull’andamento dei lavori preparatori della conferenza mondiale di Johannesburg, che si profila già come un "fallimento annunciato", nonostante gli sforzi di questi giorni del segretario Onu Kofi Annan per arrivare ad un accordo tra i paesi più rappresentativi da sottoporre alla conferenza in extremis .

Per questo gli enti locali italiani chiedono al Governo e al Parlamento di assumere come prioritaria la battaglia contro i gas serra, partecipando al summit africano con una delegazione rappresentativa dei massimi livelli istituzionali, presidente del Consiglio compreso, degli enti locali e della società civile.