Comunicato stampa N° 768 del 12/07/2002
Un cittadino modenese consuma oltre il 30 per cento di energia elettrica in più rispetto alla media nazionale. E ogni anno la domanda di energia a Modena continua ad aumentare. Il dato si spiega con la presenza di un settore industriale sviluppato, in modo particolare nel settore ceramico che da solo consuma la metà dell’energia elettrica impiegata ad usi industriali.
Dal 1990 al 2000 i consumi energetici sono saliti del 21 per cento. La domanda proviene in gran parte dal settore produttivo (57 per cento), poi viene la mobilità (17 per cento), il settore civile (24 per cento) e l’agricoltura (1,8).
Le fonti energetiche principali sono il metano (47,7 per cento), l’energia elettrica (33 per cento), le benzine (8 per cento), gasolio (8 per cento), gpl (3 per cento) e l’olio combustibile (0,3 per cento).
L’energia elettrica viene impiegata soprattutto nell’industria (62 per cento), poi vengono gli usi domestici (17,2 per cento) e il terziario (17,8 per cento).
Il consumo procapite di elettricità nel 2000 a Modena era di 6.700 chilowattora, oltre un terzo più alto della media nazionale e superiore anche alla media regionale.
Un dato interessante riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come l’acqua. Le centrali idroelettriche modenesi sono quattro (Farneta e Muschioso di Montefiorino, Strettara di Montecreto e S.Michele a Pievepelago) e producono elettricità sufficiente a soddisfare le esigenze di 100 mila cittadini.
Le fonti di energia utilizzate a Modena 2000 (%) |
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Metano |
47,7 |
Elettricità |
33 |
Benzine |
8 |
Gasolio |
8 |
Gpl |
3 |
Olio combustibile |
0,3 |
Come viene utilizzata l’energia 2000 (%) |
|
Usi produttivi |
57,1 |
Mobilità |
17 |
Usi civili |
24,1 |
Agricoltura |
1,8 |
Data comunicato | 12/7/2002 |
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Numero | 768 |
Ora | 12 |
chiusura della tabella |
data di creazione: | venerdì 12 luglio 2002 |
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data di modifica: | giovedì 25 agosto 2005 |