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Comunicato stampa N° 83 del 29/01/2002

consiglio per la chiusura delle bonifiche in montagna
compiti alle comunità montane, sì al riordino in pianura

Abolire i consorzi di bonifica in montagna e riordinare quelli di pianura. Lo chiede il Consiglio provinciale con un ordine del giorno approvato all’unanimità nei giorni scorsi.

Nella presa di posizione, presentata da Alfredo Silvestri (Rc), si chiede alla Regione Emilia Romagna di trasferire le competenze dei consorzi sui territori di montagna alle Comunità montane, eliminando la relativa contribuenza.

In pianura il Consiglio provinciale propone un riordino dei consorzi, riducendone il numero e trasformandoli "in un sistema di strumenti tecnico-operativi al servizio delle Province", salvaguardando professionalità ed esperienze.

Per raggiungere questi obiettivi la Provincia chiede alla Regione Emilia Romagna di unificare i due progetti di legge in discussione sulla difesa del suolo e sulle bonifiche in un unico testo che elimini ogni duplicazione normativa e rafforzi il ruolo di Comunità montane e Province.

La Provincia chiede, inoltre, alla Regione anche l’abolizione dei tributi in città delegando ai Comuni tutti i rapporti finanziari con i consorzi.

Nel territorio modenese sono presenti il Consorzio di bonifica Reno Palata, il Consorzio di bonifica Parmigiana Moglia e il Consorzio di bonifica di Burana-Leo-Scoltenna.

Questi enti stati fondati alla fine dell’800 al termine delle bonifiche che riguardano riguardarono gran parte della pianura modenese. Si occupano soprattutto di gestire i canali per l’irrigazione agricola (in montagna dei fossi privati, una competenza acquisita alla metà degli anni ‘80), anche attraverso la riscossione di un tributo.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
29/1/2002
Numero
83
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: martedì 29 gennaio 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005