News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)

Comunicato stampa N° 44 del 18/01/2002

continua la bonifica della sipe nobel a spilamberto
rifiuti da smaltire, poi i controlli del genio militare

Nella zona delle "Basse" dell’area Sipe Nobel a Spilamberto, dove è previsto il nuovo polo tecnologico, sarà necessaria anche una bonifica militare alla ricerca di ordigni sepolti durante la seconda guerra mondiale. La bonifica, che sarà eseguita dal Genio militare, dovrà verificare la presenza di ordigni sotterrati dalle truppe tedesche in fuga o rimasti inesplosi dopo i pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’area in questione, di proprietà di una società del gruppo Fiat, ha un superficie di circa 500 mila metri quadrati.

Nei prossimi giorni sarà effettuato anche un intervento di smaltimento di una serie di rifiuti pericolosi depositati nelle costruzioni abbandonate dello stabilimento. I lavori sono già stati autorizzati da Provincia, Comune di Spilamberto e Arpa.

"La bonifica della zona viene eseguita sulla base di un accordo tra gli enti locali e la proprietà – afferma Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – un intervento che non ha precedenti in Italia per caratteristiche e dimensioni".

Per il sindaco di Spilamberto Luca Gozzoli "dopo la bonifica della zona delle "alte" si sta completando l’intervento anche nella zona delle "basse". Si tratta di un’area che rappresenta un’occasione di ulteriore sviluppo per tutta la nostra zona".

Conclusa la bonifica militare e lo smaltimenti dei rifiuti, sarà necessario provvedere al risanamento del sottosuolo, come già avvenuto nell’area delle "alte". Al termine dell’intervento, anche questo eseguito dalla proprietà con il controllo di Provincia e Arpa, tutta la zona dell’ex Sipe Nobel sarà completamente bonificata.

Per secoli l’area dell’ex Sipe è stata interessata dalla produzione di prodotti esplodenti. Nel 1510 gli Estensi fecero costruire qui un polverificio che divenne, nel ‘900, uno dei più importanti stabilimenti di polvere da sparo e munizioni in Italia. Dopo diversi passaggi di proprietà la fabbrica, rilevata dalla Fiat, chiuse definitivamente i battenti nel 1992, lasciando irrisolto il problema del recupero ambientale dell’area circostante, interessata dalla presenza di sostanze inquinanti (metalli, nitrocellulosa, nitrati, olii minerali e altri) provenienti dalle lavorazioni e dagli scarichi dello stabilimento.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
18/1/2002
Numero
44
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 18 gennaio 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005