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Comunicato stampa N° 1064 del 30/09/2002

i dati sulla qualità dell’aria nel modenese nel 2001
in calo gli inquinanti tradizionali, male le polveri

Migliora la qualità dell’aria nel modenese. Secondo i dati dell’Arpa nel 2001 risultano in calo diverse sostanze inquinanti tra il cui il benzene, il monossido di carbonio e il biossido di azoto. L’unico parametro a rimanere critico sono le polveri fini che rappresentano la vera emergenza di questi ultimi anni.

E’ questa, in sintesi, la fotografia della situazione dell’aria a Modena nel 2001 secondo i rilievi della rete di monitoraggio dell’Arpa costituita da 16 centraline sparse su tutto il territorio provinciale.

"In dieci anni la situazione è migliorata – afferma Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – ma le polveri rimangono la sfida più difficile. Il problema non può essere sottovalutato perché gli effetti sulla salute dei cittadini è confermata dalle autorità sanitarie. In questa fase di emergenza affrontiamo il problema con le limitazioni al traffico e con l’avvio di interventi strutturali per ridurre lo smog".

Per le polveri fini la normativa europea e italiana stabiliscono un limite di tutela della salute di 50 microgrammi che, nel 2005, non deve essere superato più di 35 volte. Lo scorso anno nelle tre centraline che rilevano le polveri si sono registrati 97 superamenti in via Nonantolana, 31 in piazza XX settembre a Modena e 43 a Carpi. In inverno si è arrivati, in via Nonantolana, a punte superiori ai 200 microgrammi.

Nel 2002 questi superamenti sono stati (fino al 12 settembre) 39 sulla Nonantolana, 34 in piazza XX settembre e 28 a Carpi.

Per quanto riguarda gli inquinanti tradizionali non si registrano episodi di superamento dei limiti del monossido di carbonio (nel 1992 erano stati 117); analogo l’andamento per il biossido di azoto per il quale sono stati rilevati 20 superamenti (nel 1992 erano stati 1278). Anche per il benzene risultano rispettati gli obiettivi di qualità stabiliti su base annuale.

"Il trend positivo – spiega Luisa Guerra tecnico dell’Arpa di Modena - è dovuto ai progressi tecnologici nei trasporti (marmitte catalitiche, retrofit, ecodiesel), la metanizzazione del riscaldamento e la riduzione delle emissioni industriali".

Durante l’estate le concentrazioni di polveri, inquinanti vari e benzene diminuiscono grazie ad un maggior rimescolamento dell’atmosfera generato dall’aumentata radiazione solare; in questo periodo dell’anno, però, aumentano i livelli di ozono: anche nel 2001 sono stati rilevati numerosi episodi di superamento degli standard di qualità e di protezione della salute previsti dalla legge.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
30/9/2002
Numero
1064
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 30 settembre 2002
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005