Continueranno fino a giovedì 10 gennaio i lavori di drenaggio dell’olio pesante che ha inquinato nei giorni scorsi il canal Torbido a Castelfranco Emilia. L’aspirazione del materiale viene effettuata da un ditta specializzata incaricata dal comune di Castelfranco. Rimangono da asportare alcuni residui nei pressi delle sei barriere assorbenti collocate lungo il canale nel corso dell’intervento di emergenza di domenica 6 gennaio, il giorno dell’incidente. Gran parte dell’olio è già stato asportato e smaltito in un apposito impianto nel ferrarese.

Intanto la cartiera di Castelfranco, dalla quale sono fuoriusciti i sei quintali di olio pesante che hanno inquinato il canale, ha incaricato una società specializzata di Bagni di Lucca a predisporre il progetto di risanamento ambientale del tratto del canal Torbido. La società sta già lavorando in collaborazione con il Consorzio di bonifica Reno Palata, gestore del canale, che dovrà eseguire i lavori di bonifica. Il progetto sarà realizzato con il parere favorevole dell’Arpa di Modena.

Il canale è ora completamente chiuso. Anche le acque depurate di scolo della produzione della cartiera vengono deviate da ieri, martedì 8 gennaio, su un altro canale.

Non appena il tratto inquinato sarà completamente prosciugato (sono presenti ancora circa 20 centimetri di acqua) e le condizioni del terreno circostante permetteranno l’accesso ai mezzi potranno iniziare i lavori di bonifica: sarà asportato lo strato di terra degli argini invasi dalla nafta e sarà ripulito il fondo del canale per un tratto di circa un chilometro e mezzo. Tempi previsti per l’operazione, secondo i tecnici del Consorzio, circa un mese. I costi dovrebbero ammontare ad alcune decine di migliaia di euro e saranno sostenuti dalla ditta responsabile dell’inquinamento..

I tecnici del Comune di Castelfranco hanno raccolto e smaltito, ieri martedì 8 gennaio, i contenitori e gli attrezzi sporchi di olio, utilizzati domenica dai volontari per portare i primi soccorsi ai circa cinquanta uccelli coinvolti nell’incidente. Soccorsi che hanno permesso di salvare diversi splendidi esemplari di germano reale, grazie anche alla preziosa collaborazione di una famiglia di agricoltori della zona che ha messo a disposizione dei soccorritori la propria abitazione.