La lunghezza è 14 chilometri e 755 metri, esclusi gli svincoli; la larghezza complessiva della carreggiata è di 26 metri e mezzo con due corsie per senso di marcia, corsia di emergenza, piazzole di sosta e spartitraffico. Sono i dati del progetto preliminare del collegamento autostradale Campogalliano – Sassuolo approvato venerdì 27 aprile dal consiglio di amministrazione di Autostrada del Brennero spa. Il costo previsto per la realizzazione dell’opera è quello già definito nel piano finanziario: 340 miliardi per la costruzione dell’asta principale, del raccordo verso est in variante alla via Emilia sul lato di Modena, del raccordo verso ovest in variante alla via Emilia sul lato di Rubiera, degli svincoli e delle opere complementari.

"E’ un passaggio fondamentale per arrivare alla realizzazione dell’intervento – commenta Graziano Pattuzzi, presidente della Provincia e vice presidente di Autobrennero spa – per il quale, a questo punto, manca solo il via libera europeo. Al ministero dell’Ambiente chiediamo quindi di attivarsi il prima possibile per la necessaria Valutazione di impatto ambientale, mentre la Regione dovrà convocare la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto. In questi anni, non senza fatica, abbiamo fatto notevoli passi avanti per dare concretezza a un’infrastruttura che – aggiunge Pattuzzi - è fondamentale per l’area della ceramica, ma rappresenta una risorsa per tutto il territorio che potrà alleggerire notevolmente il traffico sulle altre arterie".

Alla barriera di pedaggio, che sarà posta dopo l’attraversamento del Secchia e dell’Autosole dove si prevede uno svincolo a quadrifoglio, si ipotizza un traffico massimo di 20 mila veicoli al giorno nelle due direzioni, con punte massime di 1400 veicoli all’ora. Le previsioni di traffico, elaborate dal settore Trasporti della Provincia in collaborazione con i progettisti, arrivano a indicare un traffico giornaliero di 17 mila veicoli allo svincolo di Cittanova, oltre 20 mila a quello di Marzaglia, oltre 16 mila a quello di Magreta, più di 23 mila all’innesto della Pedemontana.

Sono diverse le opere di mitigazione ambientale già previste nel progetto. Nel tratto di affiancamento al Secchia, per esempio, la sede stradale correrà in trincea minimizzando l’impatto visivo, facilitando la realizzazione di passerelle ciclopedonali, attenuando l’inquinamento acustico e favorendo il ripristino ambientale di aree occupate da cave dismesse o in via di esaurimento. Sono previste anche barriere antirumore, il mantenimento della viabilità minore esistente con sovrappassi e sottopassi, opere di verde, pavimentazione drenante e fonoassorbente.