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Comunicato stampa N° 944 del 23/08/2001

popolazione 2001 - 1 \ i modenesi oltre quota 632 mila
crescono i matrimoni: più famiglie ma si assottigliano

I modenesi crescono. Al primo gennaio 2001, infatti, la popolazione residente nel modenese ha raggiunto le 632 mila e 625 unità - 308.989 uomini e 323.636 donne - facendo registrare, rispetto l’anno precedente, un incremento di 6.859 residenti (1,1 per cento). Nell’arco di quasi un decennio (periodo 1991-2000) la crescita è stata di 27.945 unità (4,6 per cento).

Questi ed altri dati sono contenuti nello studio "Osservatorio demografico 2000", realizzato dal servizio statistico dell’assessorato Programmazione e pianificazione territoriale della Provincia di Modena.

Il 60 per cento della popolazione è concentrata in sette comuni: Modena (176.9365 abitanti), Carpi (61.631), Sassuolo (40.872), Formigine (29.827), Castelfranco (24.518), Mirandola (22.077) e Vignola (20.827).

Matrimoni. Il numero di matrimoni celebrati nel corso del 2000 (2.633) non spiega che il 59,5 per cento delle nuove famiglie (più 4.426 unità). Complessivamente i fiori d’arancio sono cresciuti del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente così come sono cresciuti i matrimoni religiosi (1822, più 3,8 per cento) che rimangono più del doppio delle unioni civili (811 cerimonie, in aumento però di quasi l’8,4 per cento).

Le famiglie. Nel modenese sono aumentate anche le famiglie, che hanno raggiunto quota 252 mila e 968 unità, facendo registrare una crescita, rispetto all’anno precedente, di 4.426 unità (1,8 per cento): tra il 1991 e il 2000 la crescita è stata del 12,6 per cento (più 28.256 unità familiari).

Variazioni superiori alla media provinciale a Bomporto (3,9 per cento), Bastiglia (4,1 per cento), Castelfranco (4,6 per cento), Serramazzoni (5,2 per cento) e Castelvetro (5,6 per cento).

Nuclei familiari. Anche se aumentano di numero, le famiglie si assottigliano costantemente: il numero medio dei componenti è sceso, infatti, a 2,49 unità. Nessun dato comunale, fatto eccezione per S.Prospero (3,05 unità familiari), supera il valore di tre componenti. Il costante decremento della dimensione media familiare è dovuto alla persistente crescita del numero di famiglie unidimensionali (famiglie di single) conseguenza dell’invecchiamento della popolazione: dal censimento 1991 questa tipologia è aumentata di 19.489 unità mentre è stata più limitata la crescita di quelle bidimensionali (10.964 unità) e tridimensionali (1.854).

I flussi naturali. Migliora, pur restando negativo consecutivamente dal 1978 in poi, il saldo naturale della popolazione: meno 486, la differenza tra nati (5.932) e morti (6.418). Però nelle aree dei distretti di Sassuolo, Carpi e Castelfranco la il saldo naturale risulta positivo. La ripresa della natalità, fenomeno osservato anche nel resto dell’Italia, è dovuta alla particolare consistenza della popolazione in età compresa tra i 24 e 36 anni, la generazione nata durante il baby-boom degli anni ‘60-‘70. Il tasso di natalità è pari a 9,4 nati ogni mille abitanti, mentre il tasso di mortalità è del 10,1 per mille.

I flussi migratori. Nel 2000 sono stati di più coloro che sono arrivati nel modenese rispetto a chi ha fatto le valigie: il saldo migratorio è stato di 6.480 unità, risultato contabile di 24.911 iscritti e 17.565 cancellati. La significativa crescita della popolazione è imputabile prevalentemente ai flussi migratori: consistenti sono state, infatti, le iscrizioni dall’estero che hanno fatto registrare 3.660 nuove unità, il 14,7 per cento del totale.

L’indice di dipendenza giovanile. Il rapporto tra popolazione fino ai 14 anni e quella compresa tra 15 e 64 anni, è mediamente del 18,7 per cento e risulta più elevato nei comuni di Formigine (21,7 per cento), Bomporto (22,1), Serramazzoni (21,8), S.Prospero (21,2), Bastiglia (21,3), Sassuolo (21,1) e Pavullo (21,3 per cento).

L’indice di vecchiaia. Il rapporto di contrapposizione tra la popolazione anziana oltre i 65 anni e quella giovane compresa tra 0 e 14 anni, è fissato a livello provinciale al 162,1 per cento. La zona montana e collinare presentano valori superiori al 200-300 per cento: 2-3 anziani ogni ragazzo in età inferiore ai 14 anni.

L’indice di dipendenza degli anziani. Il rapporto tra ultrasessantacinquenni e la fascia d’età compresa tra i 15 e 64 anni, presenta una media provinciale pari a 30,2 per cento: su dieci modenesi più di 3 hanno oltre i 65 anni.

Gli stranieri. La consistenza degli stranieri è passata dalle 3.512 unità del 1989, alle 25.553 del gennaio 2001 (più 3.986 unità rispetto all’anno precedente, un aumento del 18,5 per cento) mentre la loro composizione percentuale sul totale della popolazione raggiunge la soglia del 4 per cento.

Concentrazione abitativa. La densità abitativa - il numero di abitanti per chilometro quadrato - ha valori compresi tra i 1056 ab.\kmq di Sassuolo e i 17 ab.\kmq di Riolunato: la media provinciale è di 235 ab.\kmq.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
23/8/2001
Numero
944
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 23 agosto 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005