Nel corso dell’ultimo anno a Modena le esigenze di sangue sono aumentate di oltre il 7 per cento, anche a causa della crescente attività del centro trapianti: i consumi effettivi hanno superato le 29 mila unità, duemila in più di quelle previste. Anche la raccolta è cresciuta, ma meno del 2 per cento (da 32.600 unità a 33.136) riducendo in questo modo la quota messa a disposizione delle aree carenti che è passata da 5mila unità a 4146. La tendenza è confermata anche nei primi mesi del 2001 con l’utilizzo di unità di sangue che è aumentato del 10 per cento rispetto allo scorso anno (tabella nell’altra pagina).

E’ sulla base di queste cifre che l’Avis in vista dell’estate, quando con le ferie diminuisce il numero dei donatori "potenzialmente disponibili" e aumenta invece la richiesta, propone un seminario di approfondimento martedì 19 giugno (comunicato n. 669) e lancia una campagna di sensibilizzazione. "Ci rivolgiamo agli oltre 25 mila donatori modenesi affinché non facciano mancare il loro dono prezioso, ma anche ai non donatori per invitarli ad avvicinarsi al dono volontario del sangue" spiegano il presidente dell’associazione Erasmo Baldini e il vice Aldo Costa sottolineando la volontà di non diminuire le unità di sangue messe a disposizione delle aree carenti.

Un appello condiviso dall’assessore provinciale alle Politiche sociali e delle famiglie Giorgio Razzoli: "I cittadini modenesi hanno sempre dimostrato una grande solidarietà su questi temi, ma oggi gli sforzi devono essere moltiplicati con l’aumento di richieste che arriva dagli straordinari successi nel campo delle chirurgia e dei trapianti".

Proprio l’attività del centro trapianti diretto dal professor Antonio Daniele Pinna con risultati di rilievo mondiale ha comportato, solo nei primi sei mesi, un aumento di 1500 unità del fabbisogno di sangue e suoi componenti. "Ed è un dato che tenderà ad aumentare" puntualizza Marisa De Palma, primario del servizio Trasfusionale del Policlinico che ricorda come sangue e derivati siano oggi determinanti nell’applicazione delle cure frutto dei progressi della medicina, soprattutto in campo ematologico e oncologico.

La campagna di sensibilizzazione estiva dell’Avis sarà caratterizzata da spot radiofonici, cartoline e manifesti per invitare i donatori a effettuate la donazione prima di partire per le vacanze oppure subito dopo il rientro, ma l’iniziativa rientra in una strategia più ampia che punta anche ad aumentare il numero dei donatori. "Non solo, cercheremo anche di incrementare il numero delle donazioni di sangue e plasma – aggiunge Baldini - che oggi sono in media 2,3 all’anno per ogni donatore: l’obiettivo è un più 0,5 che in valori assoluti significa un migliaio di donazioni".

L’Avis, inoltre, si propone di applicare anche a Modena la convenzione nazionale definita con il ministero della Difesa per realizzare iniziative rivolte ai giovani di leva (qualche esperienza è già stata realizzata con l’Accademia), mentre continua l’opra di sensibilizzazione "verso gli operatori che utilizzano una risorsa preziosa come il sangue – conclude Baldini – affinché l’uso sia sempre mirato e razionalizzato".