"Se il Governo intende realmente investire risorse sul sistema dei trasporti modenese siamo pronti a fornire da subito idee e progetti la cui realizzazione i cittadini attendono da tempo, ma non raccontiamoci che la priorità è la metropolitana di Modena". Lo ha detto il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi intervenendo in Consiglio provinciale nel dibattito sul Programma d’area per la zona delle ceramiche.

"Pensiamo, per esempio, al prolungamento della Pedemontana – ha spiegato Pattuzzi -, ai collegamenti tra Modena e Carpi e con la Bassa, anche per le ben note gravi esigenze legate alla sicurezza stradale, alla Cispadana, alla stessa bretella Modena-Sassuolo. E l’elenco potrebbe continuare. Certo, tutto può far comodo, ma bisogna scegliere delle priorità".

A proposito del ministro Pietro Lunardi, Pattuzzi ha aggiunto: "E’ troppo facile annunciare investimenti su cui non c’è alcuna certezza, si fa bella figura con poco. Tra l’altro, il ministro ha affermato di aver previsto l’ipotesi della metropolitana dopo aver consultato solo le associazioni degli imprenditori. Un po’ poco, sarebbe stato più opportuno sentire anche gli enti locali, che sono organi istituzionali espressione diretta dei cittadini. Probabilmente avrebbe ricavato qualche suggerimento importante per migliorare la viabilità nel modenese". E non manca un riferimento al passaggio parlamentare della legge sulle infrastrutture: "Doveva essere una passeggiata all’insegna del "fare" e del "fare presto", invece la legge deve tornare al Senato perché nella maggioranza stanno affiorando i malumori per le forzature che contiene".

Ma Pattuzzi è entrato anche nel merito dell’ipotesi di metropolitana: "Non capisco quali vantaggi possa trarre il sistema Modena da un’infrastruttura così complessa che forse potrà permettere di viaggiare in cinque minuti da piazza Matteotti alla Stazione piccola, ma non risponde alle principali esigenze che esprimono i cittadini, le imprese e gli operatori economici che chiedono un moderno piano di parcheggi insieme a mezzi pubblici, magari anche del tipo metropolitana, per collegare la città con il resto del territorio sull’esempio della Modena-Sassuolo".

"A causa della crisi internazionale – ha concluso Pattuzzi - stiamo vivendo un periodo delicato per l’economia. Dobbiamo sostenere un processo di ulteriore apertura del nostro apparato produttivo ai mercati internazionali. Un percorso difficile che ha bisogno della collaborazione di tutti per avviare gli anche investimenti in infrastrutture attesi da tempo".