Intervento del presidente della Provincia Graziano Pattuzzi in merito al presunto boicottaggio delle iniziative promosse in occasione della Marcia della Pace. Il boicottaggio sarebbe messo in atto dagli enti locali gemellati con il popolo Saharawi a causa dell’ospitalità offerta da enti e associazioni modenesi a un rappresentante del Marocco che fa parte della delegazione di tre "ambasciatori della pace" che, prima di recarsi alla quarta Assemblea dell’Onu dei Popoli, parteciperanno ad alcune iniziative a Modena e in provincia.

"Voglio rassicurare Stefania Contri e l’associazione Kabara Lagdaf, che con tanta passione e capacità seguono le vicende del popolo Saharawi: l’impegno della Provincia non è in discussione. Lo abbiamo riconfermato proprio qualche giorno fa incontrando insieme un suo rappresentante. E tra i motivi della nostra decisione c’è anche la scelta del popolo Saharawi di proseguire la lotta per rivendicare i propri diritti con strumenti pacifici, prendendo le distanze da ogni fondamentalismo.

Un eventuale intervento delle autorità marocchine, sul tipo di quello presentato a Bologna, non cambierebbe nulla, non ci faremmo certo intimidire. Comunque a Modena non è stata presentata alcuna protesta.

Troviamo invece fuori luogo l’intervento del sindaco di Nonantola per la presenza di un ospite del Marocco alle iniziative previste in vista della Marcia della Pace Perugia - Assisi. Quantomeno dimostra di non aver capito lo spirito della Marcia.

Ci dispiace che annunci di non partecipare alle iniziative promosse dal Comitato provinciale per i diritti umani, la cultura della pace e la cooperazione allo sviluppo insieme a tanti enti locali (dalla Provincia al Comune di Modena) e associazioni come Pax Christi, Arci, Associazione per la pace, la stessa Kabara Lagdaf e tante altre.

Non sappiamo quanti altri sindaci lo seguiranno in questo boicottaggio e speriamo che anche lui cambi idea.

Ci auguriamo, però, proprio pensando al momento di grave tensione internazionale che stiamo attraversando, che a Modena non si voglia cercare di aprire una frattura con la popolazione marocchina e il mondo arabo. Non se ne capirebbero né le motivazioni né gli scopi".

presidente Provincia di Modena