A poco più di due anni di distanza dalla posa della prima pietra (16 ottobre 1999), diventa operativa la nuova sede provinciale di Avis e Aido in via Livio Borri 40 a Modena. L’inaugurazione ufficiale è in programma per le prime settimane del 2002, ma nei prossimi giorni le due associazioni, che raccolgono più di 50 mila donatori, trasferiranno le attività sanitarie e amministrative nella nuova struttura.

"La nuova sede, funzionale e finalmente definitiva, rappresenta il coronamento di una necessità per le crescenti esigenze legate a un’attività sempre più intensa e per la puntuale tutela della salute del donatore e del ricevente" hanno spiegato i due presidenti provinciali Erasmo Baldini (Avis) e Giancarlo Martinelli (Aido) guidando la visita ai locali di giornalisti e autorità, tra le quali il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi e il sindaco di Modena Giuliano Barbolini.

La palazzina, che sorge su di un’area messa a disposizione dal Comune di Modena in diritto di superficie, è di tre piani più un seminterrato, utilizzato per il ricovero degli automezzi, i magazzini e le attrezzature di conservazione del sangue. Nei 1600 metri quadrati dell’edificio trovano posto una sala per i prelievi di sangue (dieci lettini, due in più rispetto a prima), quattro ambulatori (uno dei quali per le visite cardiologiche), ambienti per il ristoro post-donazione e gli uffici amministrativi delle sedi comunali e provinciali di Avis (secondo piano) e Aido (terzo piano). E’ stata realizzata anche una sala riunioni con 50 posti e ambienti per l’archiviazione dei documenti.

I costi definitivi della struttura si attestano sui quattro miliardi e 600 milioni comprendendo nel calcolo le opere murarie, gli oneri di urbanizzazione, la sistemazione esterna, gli arredi, le attrezzature sanitarie e informatiche necessarie al puntuale funzionamento dell’attività delle due associazioni.

Grazie agli accordi stipulati con le cooperative che hanno curato la realizzazione dello stabile (Coop Muratori di Soliera e di San Felice), il saldo del 50 per cento di quanto dovuto per le opere murarie e quelle di urbanizzazione verrà versato in rate successive alla consegna per un periodo di due anni, quindi sino alla fine del 2003. "Allo stato attuale è stato possibile fare fronte ai costi per circa un miliardo e 800 milioni" spiega il responsabile della raccolta fondi Aldo Costa, che ha ricordato come la costruzione "sia iniziata grazie ad una quota messa a disposizione dalle due associazioni e ai contributi di vari soggetti pubblici e privati: prima tra tutti la Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena, il Gruppo Hesperia, oltre all’Amministrazione provinciale, ai Comuni di Modena, Camposanto, Bastiglia, di varie sezioni Avis della provincia e di singoli cittadini che hanno contribuito direttamente".

Per Avis e Aido, la presentazione della nuova struttura rappresenta anche l’occasione per rilanciare "un pressante appello alle pubbliche amministrazioni e alle Fondazioni bancarie che non hanno ancora deliberato, agli istituti di credito presenti sul nostro territorio e alle realtà produttive e associative della provincia affinché non facciano mancare un ulteriore ed importante contributo che permetta di fare fronte agli impegni presi nell’interesse dell’intera collettività modenese".

Nel corso del 2000 gli oltre 25 mila donatori dell’Avis hanno permesso la raccolta di 33 mila unità di sangue e di 16 mila aferesi con un aumento di quasi il 2 per cento rispetto al ’99.

L’Aido ha superato nell’ultimo anno i 27 mila aderenti, organizzati in 36 gruppi comunali, con una media che ha superato le 30 donazioni per milione di abitanti rispetto a una media europea di 20 e a una media nazionale ferma a 12.