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Comunicato stampa N° 1273 del 21/11/2001

convegno opere pie, presto la nuova legge regionale
"per le ipab un ruolo nella rete dei servizi sociali"

Il futuro delle Ipab dipenderà molto dalla loro capacità di mettersi in discussione, di valutare le proprie attività "misurando efficacia ed efficienza della loro azione e partecipando alla realizzazione della rete dei servizi sociali". Lo ha detto il presidente della Provincia di Modena Graziano Pattuzzi aprendo il convegno dedicato alle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, le cosiddette Opere pie che oggi sono in una fase di grande riorganizzazione.

Delle 41 istituzioni modenesi sono 13 quelle che gestiscono strutture socio-assistenziali: dieci case protette, sette centri diurni, una Rsa per un numero complessivo di anziani utenti che sfiora i 650. A queste si aggiungono un centro socio-riabilitativo per disabili (58 utenti), due centri diurni e una comunità educativa per minori (47 utenti complessivi).

Nel corso del convegno, promosso dalla Provincia insieme al coordinamento Arer-Ipab, è stato fatto il punto sul percorso indicato dalla nuova legge del settore che prevede la scelta tra la trasformazione in azienda pubblica di servizi e la depubblicizzazione. "Aspettiamo presto le indicazione della legge regionale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Giorgio Razzoli – ma ritengo che la scelta non debba essere ideologica: si deve valutare caso per caso quale sia la soluzione migliore rispetto alla rete dei servizi del territorio. Ed è per questo che le Ipab sono coinvolte nel percorso sperimentale che stiamo attuando con i "Piani di zona" per definire e costruire, appunto, un sistema integrato di interventi e servizi sociali".

Nel convegno è stata presentata un’analisi comparativa delle attività gestionali di nove Ipab, un’attività che ha permesso di confrontare, per esempio, le tipologie di spesa e i parametri significativi del livello di assistenza. I risultati raggiunti sono stati diversi: dalla riduzione dei costi allo sviluppo dei concetti di produttività e qualità, dall’introduzione di modalità operative uniformi per la misurazione della qualità dei servizi al miglioramento dei processi operativi interni che possono portare alla valutazione della convenienza ad affidare all’esterno alcune funzioni. "Oltre ai risparmi economici e ai miglioramenti gestionali – ha spiegato Antenore Catellani, autore della ricerca – il percorso innovativo intrapreso dalle Ipab modenesi ha raggiunto il risultato di misurarsi e operare insieme iniziando una battaglia contro la chiusura aziendale. E i miglioramenti si tradurranno in benefici nell’ospitalità nelle strutture e nel rispondere alle giuste attese delle famiglie".

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
21/11/2001
Numero
1273
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 21 novembre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005