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Comunicato stampa N° 556 del 21/05/2001

progetto per la tutela e il sostegno della maternità
formazione, consulenza e il telefono di informanascita

Corsi di formazione per prepararsi al parto, per allattare il bambino al seno o per aiutare i genitori nella crescita e nell’educazione dei figli, ma anche percorsi di consulenza individuali per aiutare fidanzati e coppie, per sostenere situazioni di maternità difficili, per dare una mano ai genitori alle prese con problemi educativi. Nel frattempo viene attivata anche una linea telefonica di consulenza e informazione sui servizi pubblici e privati (tel. 059\271087) per la quale giovedì 24 maggio prende il via il corso di formazione al quale partecipano una trentina di volontarie.

Sono i punti fondamentali del progetto per la tutela e il sostegno della maternità promosso dalla Provincia di Modena e realizzato in collaborazione con il Centro di consulenza per la famiglia e con l’Associazione differenza maternità Udi Rete. Al corso di formazione per volontarie collabora il Centro servizi per il volontariato.

)Il sostegno della Provincia a iniziative concrete di sostegno alla famiglia e alla maternità - spiega Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali e delle famiglie – ha un valore di sperimentazione e di promozione in una fase di grandi cambiamenti e di attese per l’applicazione della nuova legge di riforma dell’assistenza. E proprio in questi giorni stiamo lavorando anche al nuovo piano triennale della cosiddetta legge Turco a favore dei minori con particolare attenzione al tema del sostegno della genitorialità).

Il progetto nascita si pone gli obiettivi di promuovere il sostegno alla maternità e alla paternità rimovendo ostacoli materiali e culturali che condizionano la scelta, così come si propone di aiutare i genitori nella funzione di cura e in quella educativa, di favorire l’autonomia dei giovani e la formazione di nuove famiglie, di promuovere l’assistenza alle famiglie che vivono conflitti e difficoltà, anche a causa di impegni di cura a favore di persone non autosufficienti, e l’integrazione delle famiglie di immigrati regolari.

)Cerchiamo di diffondere nel territorio azioni positive anche per le famiglie )senza grossi problemi) – aggiunge Razzoli – e coinvolgendo in questa opera i servizi già presenti e i Comuni). Proprio le richieste contenute in un ordine del giorno approvato alla fine del 2000 dal Consiglio provinciale che sottolineava la necessità di rafforzare l’elaborazione di politiche nazionali e locali di rilancio e sostegno autentico della famiglia, con particolare riferimento all’azione dei servizi e delle strutture che operano a favore della maternità e con la collaborazione di soggetti del terzo settore impegnati in azioni di prevenzione, informazione e formazione.

Il Centro di consulenza per la famiglia (via Formigina 319 a Modena) svolge un centinaio di colloqui alla settimana e può contare su una quarantina di professionisti tra i quali psicologi, psichiatri, legali, medici, pedagogisti, ostetriche, pediatri. I corsi e gli stage attivati riguardano il metodo dell’ovulazione billings, la preparazione al parto, l’allattamento al seno, la cura dei bambini da zero a un anno (anche con stage, il prossimo si svolge il 2 giugno), la cura e l’educazione di bambini da uno a tre anni (stage il 2 e il 16 giugno).

Per informazioni e iscrizioni, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 19, sabato dalle 8,30 alle 13: tel. 059\35.53.86. E-mail:consulfam@mo.nettuno.it.

L’Associazione differenza maternità Udi Rete (via del Gambero 77 a Modena) si è costituita da circa un anno ma è attiva come gruppo Udi fin dal 1987. Promuove ricerche, approfondisce i temi della maternità, del benessere e della salute della donna e ora, con Informanascita (tel. 059\27.10.87. E-mail: difmat@libero.it), si offre come punto di ascolto, informazione e primo orientamento su questi temi.

Le operatrici volontarie che si alternano al centralino hanno la possibilità di guidare le donne sulle diverse opportunità a sostegno della maternità: dai percorsi nascita nel pubblico e nel privato ai consultori, dalla normativa a sostegno della genitorialità alle schede dei servizi del territorio, fino alla conoscenza di diritti e opportunità per chi si trova in condizioni di svantaggio come donne straniere, portatrici di handicap, donne in carcere. Questi, insieme alle lezioni sulle qualità dell’ascolto e sul tipo di servizio che si propone, sono i temi del corso di formazione gratuito che inizia giovedì 24 maggio. Al primo incontro intervengono Laura Piretti, presidente dell’associazione, Chiara Rubbiani, direttrice de Centro servizi per il volontariato, e la psicologa Daniela Rebecchi. Ai successivi appuntamenti partecipano educatrici, ginecologi, ostetriche, avvocati ed esperte di formazione.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
21/5/2001
Numero
556
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 21 maggio 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005