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Comunicato stampa N° 1120 del 10/10/2001

disabili più vicini al lavoro, sabato 13 ottobre a modena
convegno su "pari opportunità per abilità differenti"

Usare gli occhi come un "mouse" per consentire anche a un disabile di lavorare al computer. Il sistema di guida del cursore di un pc attraverso lo sguardo, sviluppato dall’Università di Modena in una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze biomediche e quello di Scienze dell’ingegneria, verrà presentato dal professor Sergio Fonda, insieme ad altre novità ergonomiche e tecnologiche, nel corso del convegno "Disabili, pari opportunità per abilità differenti" in programma sabato 13 ottobre a Modena (dalle ore 9, sala Camillo Beccaria di via Razzaboni 80) e promosso dal Fandi, la Federazione provinciale delle associazioni nazionali dei disabili, con il patrocinio di Provincia e Comune di Modena e la collaborazione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.

Le innovazioni tecnologiche non saranno l’unico tema dell’iniziativa, che ha come obiettivo principale quello di fare il punto sugli effetti della nuova legge nazionale e sulle problematiche che ostacolano l’accesso al lavoro dei disabili. A Modena i disabili occupati sono 3658, gli iscritti alle liste di avviamento al lavoro sono 2201, un quinto dei quali con più di 55 anni, mentre le 1999 imprese che hanno presentato la dichiarazione prevista dalla nuova legge mettono a disposizione 3348 posti. Con la nuova legge gli avviamenti sono stati 461.

"Il problema è quello però di fare incontrare domanda e offerta di lavoro – commenta Angelo Fregni, vice presidente provinciale dell’Anmic, l’associazione mutilati e invalidi civili – ed è per questo che, oltre a interventi nel campo della formazione permanente (con progetti mirati e l’istituzione di un laboratorio sperimentale per le tecnologie d’avanguardia), proponiamo l’istituzione di una Banca dati nella quale inserire il curriculum formativo e professionale di ogni disabile e le informazioni che lo riguardano".

Proprio la realizzazione di una Banca dati informatica, comunque, è tra gli obiettivi di una bando da 240 milioni della Provincia per l’assistenza al Comitato tecnico costituito sulla base della nuova legge e che ha realizzato in meno di un anno 413 profili professionali e sociali di disabili, la metà dei quali è già al lavoro. "Non sono le uniche risorse investite in questo settore" commentano gli assessori Claudio Bergianti (Formazione professionale) e Giorgio Razzoli (Lavoro) che sottolineano gli interventi nel campo della formazione e gli incentivi per la aziende: entro la fine di ottobre 350 milioni di contributi per l’inserimento lavorativo che salgono a circa mezzo miliardo se si considerano anche le azioni di supporto (educatori e tutor per favorire l’inserimento), mentre altre risorse sono attribuite dalla Regione (nel 2000 sono stati 900 milioni).

Una guida pubblicata dalla Provincia nei mesi scorsi, inoltre, spiega tutte le opportunità a disposizione delle imprese per l’inserimento lavorativo delle persone disabili.

Nel frattempo, sulla base della nuova legge sono state realizzate 61 convenzioni che, grazie anche all’intervento dei servizi sociali, prevedono inserimenti graduali di 90 persone nell’arco di tre anni, 40 sono già state assunte.

Nel campo della formazione, invece, sono in corso 207 progetti di alternanza scuola – lavoro (l’intervento economico è di un miliardo e 860 milioni) che lo scorso anno ha visto 73 giovani concludere il percorso, 52 dei quali sono già al lavoro e otto sono in attesa di occupazione. Altri interventi si svolgono nel campo della formazione per adulti a supporto dei progetti di inserimento mirato .

"E’ ancora scarsa, però, l’innovazione culturale rispetto alla filosofia della legge 68 del ’99 – commenta Angelo Fregni – nell’attivazione degli strumenti nuovi che prevede: formazione, curriculum, profilo e reperimento delle risorse dalle imprese esenti dall’obbligo. Nelle imprese, inoltre, continua la disattenzione e il disimpegno, anche a causa nella mancata attivazione dei controlli, mentre alcune forme di incentivazione previste dalla normativa, pur ottenendo risultati apprezzabili (per esempio le cooperative sociali) pongono i costi a carico dei disabili".

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
10/10/2001
Numero
1120
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 10 ottobre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005