Il pavullese Corrado Bertarini e l’artista tedesco Stefan Dornbusch sono i protagonisti della mostra che inaugura giovedì 28 giugno (alle ore 18) nella chiesa di S.Paolo a Modena (via Selmi).

La rassegna, promossa dalla Provincia e curata dal critico Mario Bertoni, rappresenta il terzo atto del ciclo "Coniugazioni", rassegna che intende mettere a confronto esponenti dell’arte contemporanea modenesi e europei.

"L’obiettivo – afferma Mario Lugli, assessore provinciale alla cultura – è valorizzare le nuove tendenze artistiche in un contesto europeo".

Nella seicentesca chiesa di S.Paolo Corrado Bertarini espone quattro grandi tele con elementi geometrici prospettici, una sorta di "trompe-l’oelil" che si collegano con le architetture della chiesa.

Stefan Dornbusch presenta invece una struttura architettonica, quasi una scultura, con all’interno sagome plastiche e un video.

"La mostra si trasforma in un gioco di scatole cinesi – scrive Bretoni nella presentazione dell’iniziativa – da momento che ogni architettura si apre a guscio per mostrare infinite forme".

Corrado Bettarini è nato a Pavullo, dove vive e lavora, nel 1967. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia ma anche all’estero.

Stefan Dornbusch è nato a Wurzburg, vicino a Weimar in Germania. Dopo aver insegnato architettura all’Università di Berlino, attualmente è collaboratore scientifico nell’insegnamento di Architettura alla prestigiosa Bauhaus Universitat di Weimar.

In questi ultimi mesi, anche grazie alla rassegna "Coniugazioni", si stanno intensificando i rapporti culturali tra gli enti locali modenesi e la realtà di Weimar, comune della ex Germania est che sta vivendo in questi anni un autentica rinascita anche culturale. In questi giorni due artisti modenesi, Fabio Mantovani e Adolfo Lugli, espongono castello di Wurzburg a Weimar su invito delle autorità locali.

La mostra la S. Paolo prosegue fino al 22 luglio. Orari: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.