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Comunicato stampa N° 1075 del 27/09/2001

approvato il piano provinciale per l’immigrazione \ 2
sul dibattito l’ombra dell’attentato terroristico

L’attentato terroristico dell’11 settembre e la grave situazione internazionale hanno fatto da sfondo ad alcuni interventi nel corso del dibattito sul Piano provinciale per le azioni di integrazione sociale a favore degli immigrati. Maurizio Poletti (Forza Italia) ha parlato di "scenari di guerra con un nemico invisibile" che, insieme al disegno di legge del governo, avrebbero dovuto "evitare la presentazione di un Piano vergognoso, che fomenta un’immigrazione indiscriminata e con il quale si buttano al vento risorse" per le quali Giorgio Barbieri (Lega Nord) ha indicato "il sottobosco di associazioni e cooperative" come principale destinatario. E ha proposito dei progetti ha affermato che "non dobbiamo spendere soldi per insegnare la lingua madre agli stranieri, che imparino l’italiano o tornino nel loro paese". Per Enrichetta Annovi (Forza Italia) anche per gli immigrati "prima ci devono essere i doveri, poi i diritti", mentre il capogruppo Massimo Bertacchi ha osservato come sia l’atteggiamento del centro sinistra ("finanziare l’integrazione") sia quello del centrodestra ("limitare il pericolo") siano tentativi "di esorcizzare l’angoscia del terrorismo e della guerra". Alfredo Silvestri (Rifondazione comunista) ha ricordato le difficoltà degli emigranti modenesi. Antonella Orlandi e Dante Mazzi (Forza Italia) hanno ricordato i principi del disegno di legge del governo e hanno criticato il Piano provinciale: "Si occupa solo dell’assistenza e dei diritti degli immigrati ai quali, invece, bisognerebbe insegnare le nostre regole". "La filosofia di fondo è che per la sinistra chi viene qua ha più diritti di chi sta qua" ha sintetizzato il capogruppo di An Cesare Falzoni criticando la mancanza di controlli e "l’educazione a rassegnarsi impartita dalla sinistra". Anche Tomaso Tagliani (Ccd) ha sottolineato l’importanza dell’insegnamento dell’italiano e delle nostre regole, l’importanza di una maggiore sorveglianza del territorio e ha chiesto la verifica dei progetti e dei soldi spesi.

Una richiesta avanzata anche da Caterina Liotti (Ds) che, rispetto al tema generale, ha espresso l’esigenza "di un maggiore rispetto degli immigrati come individui". Per Andrea Sirotti e Valter Reggiani (Ds) il disegno di legge del governo non cambia la normativa sull’integrazione, mentre Mauro Biondi e Mauro Cavazzuti (Margherita) hanno sottolineato l’esigenze di integrazione sulla base dei diritti di cittadinanza e "l’errore che commette chi fa l’equazione islamico uguale terrorista". Per Giovanni Luppi (Ds) il dibattito ha dimostrato come esista una differenza di fondo tra destra e sinistra rispetto al tema della tolleranza e del razzismo.

Scheda informativa

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Data comunicato
27/9/2001
Numero
1075
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: giovedì 27 settembre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005