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Comunicato stampa N° 1178 del 22/10/2001

consiglio contro i furti d’arte nelle chiese
serve un piano per la sicurezza dei luoghi a rischio

Contro i furti d’arte nei luoghi di culto serve un sforzo eccezionale, anche economico, da parte di enti locali, autorità religiose e Soprintendenze. Occorre avviare un piano triennale di intervento per installare impianti di allarme e sistemi di sicurezza nelle luoghi più a rischio. Lo chiede il Consiglio provinciale con un documento, approvato all’unanimità, dove, prendendo atto che la Provincia ha stanziato in questi anni ingenti fondi per la sicurezza dei luoghi sacri, sollecita un’azione ancora più incisiva per individuare, innanzitutto, tutti i beni artistici privi di una qualsiasi protezione e un maggiore coordinamento con le parrocchie per favorire l’accesso ai fondi provinciali. Il documento è stato presentato dai consiglieri della Margherita Mauro Cavazzuti, Vincenzo Vandelli e Mauro Biondi.

"Una parte rilevante del nostro patrimonio artistico è a rischio – ha affermato Randelli – in particolare nelle zone di montagna dove sono presenti diverse chiese in balia di vandali e ladri. Occorre intensificare gli interventi per mettere in sicurezza questo patrimonio".

La Provincia ha istituito nel 1998 un fondo con il quale sono stati concessi circa 120 milioni di contributi in tre anni in grado di attivare 250 milioni di investimenti da parte di autorità religiose e Comuni per installare nuovi impianti antifurto in 35 chiese del modenese, tra cui spiccano la chiesa di S.Bartolomeo a Modena e la pieve di Rubbiano a Montefiorino.

Nel 2001 i fondi sono aumentati da 50 a 100 milioni e la Provincia sta esaminando in questi giorni le richieste di finanziamento (in tutto 18).

"E’ una emergenza nazionale – afferma Mario Lugli assessore provinciale alla Cultura – contro la quale anche gli enti locali possono intervenire in stretto raccordo parrocchie e Soprintendenze".

Tra novembre 2000 e gennaio 2001 si sono verificati quattro furti di candelabri del ‘700 nelle chiese di Magreta di Formigine, S.Cataldo a Modena, nella chiesa di Albareto di Modena e in quella di Corlo di Formigine. Segnalati furti d’arte anche nelle chiese di Montebonello a Pavullo, S. Nicola a Modena, a Saliceto Buzzalino, Cittanova, a Zocca e Guiglia. Rilevante il furto, nel marzo scorso, nella chiesa di S.Giovanni a Spilamberto quando i ladri trafugarono tre preziose tele del ‘700 e ‘800 (tra cui un dipinto di Adeodato Malatesta), due comò del ‘600 e due inginocchiatoi.

Scheda informativa

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Data comunicato
22/10/2001
Numero
1178
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 22 ottobre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005