News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)

Comunicato stampa N° 362 del 31/03/2001

"anche una gomma può cancellare la guerra"
distribuita buona parte degli aiuti in eritrea ed etiopia

 

Gli aiuti modenesi giunti nei campi profughi dell’Eritrea e dell’Etiopia per un valore complessivo di oltre un miliardo di lire, raccolti grazie all’operazione di solidarietà "Anche una gomma può cancellare la guerra", sono in buona parte già stati distribuiti. E con successo. Lo ha potuto constatare la delegazione di volontari, guidata dal presidente di Rock no war Giorgio Amadessi, che è rientrata in Italia dopo aver visitato alcuni dei centri di assistenza attivi nell’area.

All’Arena camp di Afabet, a circa 150 chilometri da Asmara, dove sono rifugiate 20 mila persone, per esempio, la suora comboniana Mariangela Pagani che dirige un progetto di alimentazione per i bambini profughi ha ringraziato la delegazione modenese. "Il materiale arrivato quindici giorni fa da Modena – ha spiegato - è risultato molto importante per migliorare decisamente l’alimentazione dei circa 400 bambini che assistiamo direttamente in collaborazione con il segretariato cattolico eritreo. Ringrazio a nome di tutta la comunità i tanti cittadini che hanno voluto aiutarci in questo momento così difficile".

L’emergenza maggiore nei campi profughi è ancora legata alla carenza di acqua e cibo. Il materiale raccolto a Modena è risultato particolarmente utile per variare la dieta dei bambini, prevenendo le malattie legate alla malnutrizione: olio, ceci, biscotti, macedonia sciroppata e zuppa di legumi sono alimenti preziosi per i bambini che devono raggiungere standard calorici necessari a una crescita sana.

La delegazione modenese ad Asmara è stata ospite del Pavoni social centre diretto da padre Agostino Galavotti, originario di Mirandola. Il centro è una missione cattolica in funzione a 13 anni che assiste un migliaio di orfani, molti dei quali adottati da famiglie locali. Una parte degli aiuti è stata distribuita proprio nei giorni scorsi. "Il materiale arrivato – commenta padre Galavotti – è particolarmente utile in questo periodo. La guerra è ufficialmente finita, ma non si può dire che sia completamente terminata e comunque fa sentire le conseguenze più gravi sulla popolazione".

I volontari hanno visitato anche un lebbrosario gestito dal gruppo di volontariato Hewo, una scuola di economia domestica per donne sole con bambini (il progetto "Donna attiva" dei padri pavoniani), la scuola agrotecnica di Hagaz conosciuta come un modello di efficienza nella cooperazione internazionale.

Altri materiali sono stati già consegnati anche in altri campi tra i quali Adi Keshi nei pressi di Barentu, una delle città principali dell’Ertitrea, mentre altri sono destinati a campi profughi in Etiopia.

Il progetto "Anche una gomma può cancellare la guerra", insignito nella Medaglia d’argento premio del Presidente della Repubblica per il suo alto valore meritorio, è stato promosso da Provincia, Provveditorato, Diocesi, Regione, Legacoop, Gazzetta di Modena, Radio Bruno, Centro servizi per il volontariato, ottenendo la partecipazione di Comuni, enti, aziende, gruppi e associazioni. Il coordinamento operativo è di Rock no war che in Eritrea ha inviato una delegazione di volontari tra i quali anche il vice presidente Pier Luigi Senatore, Paolo e Marco Montorsi, Paolo Golinelli, Luigi Ottani, Gabriele Frignani, Franco Gualtieri, Giuseppe Sabatelli.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
31/3/2001
Numero
362
Ora
12
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
data di creazione: sabato 31 marzo 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005